La Costa Rica batte l’Italia con la tattica… della Juventus. Sembrerebbe un paradosso, visto che ieri tra le fila degli azzurri di Cesare Prandelli c’erano ben cinque titolari della formazione guidata da Antonio Conte. Abituati a giocare in modo totalmente diverso con la Juve tris-scudettata, Buffon e soprattutto i difensori bianconeri incontrano molte difficoltà con la difesa a 4. Si dice ormai da mesi che la difesa a 3 (o a 5 a seconda delle salse) non sia adatta a primeggiare in campo internazionale, ma che sia buona solo a vincere “nell’orticello italico”. Ebbene, dice esattamente il contrario il commissario tecnico della Costa Rica, che ammette al termine della vittoria con gli azzurri di essersi ispirato proprio alla Juve.
“La nostra difesa nella ripresa non ha concesso niente? Beh, l’ho organizzata come quella della Juve. Ma pure l’Italia della Confederations è stata un modello tattico: molta pressione e attenzione agli spazi”.
Pinto non si è lasciato andare a gesti di incontrollata esultanza dopo la vittoria contro l’Italia: gioca composta, stretta di mano con Cesare Prandelli e tanta soddisfazione e riconoscenza nei confronti del suo staff. Le studia nei minimi particolari le gare il commissario tecnico della Costa Rica, e tra i DVD che tiene sempre a portata di mano ci sono quelli della Juventus di Antonio Conte, quella squadra che in Italia concede poco o nulla e che colpisce cinicamente gli avversari alla prima occasione. Il fulcro? La difesa a 3 – in fase di impostazione di gioco – a 5 – quando c’è da difendersi dagli attacchi avversari – . Molta densità a centrocampo e ripartenze veloci puntando tutto sulle fasce sono i cardini del gioco costaricano.
Battere l’Italia, dunque, è stato relativamente facile: bloccato Mario Balotelli (molto spavaldo su Twitter alla vigilia), la fase offensiva azzurra è diventata praticamente innocua.
“Balotelli? Può essere pazzo ma è un buon giocatore. Lo abbiamo studiato vedendolo col Milan – ha spiegato Pinto – , le sue caratteristiche ci erano note. Non è stato facile ma lo abbiamo bloccato e battuto con merito… Ha detto alla vigilia che non ci conosceva? Beh, adesso credo si ricorderà di noi, di Gonzalez che lo ha marcato e del portiere Navas che gli ha fatto sbagliare il gol uscendogli addosso”.
Italia sconfitta e Prandelli umiliato tatticamente da Pinto, che si ispira ad Antonio Conte, il tecnico con il quale qualche mese fa Prandelli ebbe un duro battibecco a distanza. Forse che per battere l’Uruguay sia meglio imitare il gioco della squadra che sta dominando in Italia e che fornisce alla nazionale l’asse portante.
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