Tutto il Mondo ha visto quanto è accaduto durante Italia-Croazia ieri sera a San Siro. La gara valida per le qualificazioni agli Europei 2016, si è conclusa con il punteggio di 1-1 (gol di Candreva e Perisic), ma per ben due volte il direttore di gara è stato costretto ad interrompere il gioco per le intemperante dei tifosi croati. La prima volta nel primo tempo, per pochi secondi, poi nella ripresa lo stop forzato è durato circa 10 minuti, con il direttore di gara che ha addirittura rimandato le due squadre negli spogliatoi. E non è finita lì, poiché al termine della gara, i supporters ospiti sono stati anche protagonisti di disordini e tafferugli. Al termine della serata, la polizia ha così arrestato 17 persone, responsabili di aver lanciato oggetti e fumogeni contro le forze dell’ordine.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di violenza e minacce nei confronti degli steward di San Siro, oltre che del lancio di oggetti potenzialmente pericolosi. Come si è visto chiaramente dalle immagini trasmesse in mondovisione, alcuni occupanti il settore ospite di San Siro hanno aggredito alcuni steward che cercavano di redarguirli e fermare il lancio di petardi e bengala in campo e contro le forze dell’ordine. Solo l’intervento della polizia in assetto anti-sommossa, è riuscito a fermare l’emorragia di oggetti che per 10 minuti sono piovuti sul terreno di gioco del Meazza.
Ai 17 arrestati, ora, viene contestato il reato previsto dalla legge 401 dell”89 che regola le norme in termini di “violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive”. Gli steward, infatti, sono equiparati ai pubblici ufficiali e ora le cose si mettono male sia per i tifosi, sia per la federazione croata. I delegati Uefa presenti a San Siro hanno annotato tutto: i croati sono recidivi e nonostante non è pensabile ipotizzare una sconfitta a tavolino, non si esclude al momento una sanzione esemplare. La Croazia rimedierà quasi certamente una squalifica del campo, ma anche la Figc avrà la sua parte: in quanto Paese ospitante il match, non è riuscita ad evitare l’ingresso nello stadio di San Siro di petardi e bengala. Una grave pecca organizzativa che costerà quantomeno una multa salata al già squalificato Carlo Tavecchio.
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