L’ultima presenza di Giuseppe Rossi con la maglia dell’Italia risale al 7 ottobre del 2011, 1-1 in Serbia per le qualificazioni a Euro 2012; il 26 ottobre seguente si infortuna seriamente a un ginocchio in una partita tra il suo Villarreal e il Real Madrid, con tanto di ricaduta (e seconda operazione) nell’aprile seguente. A gennaio scorso la Fiorentina lo riporta in Italia, in Toscana continua a riabilitazione, esordisce all’ultima giornata di campionato a Pescara, quindi si fa trovare pronto e scintillante per l’inizio del nuovo campionato: sette presenze e cinque gol, qualche affaticamento muscolare ma ginocchia forti, dopo due anni esatti rimette piede a Coverciano per affrontare le partite, le ultime due, di qualificazione ai Mondiali (già acquisita) contro Danimarca (Copenhagen) e Armenia (Napoli). Per lui una grande soddisfazione indossare nuovamente l’azzurro della Nazionale dopo due anni di vero e proprio calvario:
“Il mio percorso verso il pieno recupero sta continuando, ma sono felice di essere tornato in Nazionale, di essere tornato a casa. Spero che questo sia un nuovo punto di partenza. Prandelli= Abbiamo parlato della mia forma fisica e siamo d’accordo su tutto. Sono felice di essere qui, sopratutto dopo un lungo stop; certo la mia forma non è ancora al top, dopo due anni giocare sette partite in poco tempo come mi è successo alla Fiorentina nell’ultimo periodo è dura. Il giorno della partita però non mi sono mai tirato in dietro. Vedremo quello che succede”.
Inevitabile la curiosità sulla sua lunga assenza dai campi da calcio; psicologicamente deve essere stata dura:
“No, non ho mai pensato di smettere dopo gli infortuni, anzi ho sempre cercato di pensare positivo, puntando a recuperare. Questa è la mia mentalità ancora oggi perché penso sempre a migliorarmi giorno dopo giorno. Come si affronta mentalmente un recupero così lungo? Inizialmente il mio obiettivo era l’Europeo, poi però ho capito che dovevo pensare giorno dopo giorno, cercando di fare il massimo in quello che fa in quel momento. Per il mio recupero voglio ringraziare mio padre che mi ha portato a fare questa professione, la mia famiglia che mi è stata vicina, i fisioterapisti e tutto lo staff della Fiorentina che in questi mesi ha fatto un grandissimo lavoro. Il problema muscolare contro il Parma? Solo un piccolo problema. Volevo tornare subito in campo con la Lazio, anche se non ero al 100%. Adesso sono in Nazionale e sono felice di esserci”.
Non è dello stesso avviso lo storico agente di Pepito, ossia Andrea Pastorello, che a tuttomercatoweb esprime la sua preoccupazione per questi due impegni aggiuntivi del suo assistito, quando invece avrebbe potuto lavorare in tranquillità a Firenze:
“In realtà speravo che non venisse convocato dal ct perché dopo l’infortunio al polpaccio l’ho visto affaticato. Ovviamente lui è felicissimo della convocazione, ma speravo potesse utilizzare questa sosta anche perché questo inizio di stagione lo ha visto impiegato veramente tanto rispetto a quello che ci si aspettava. L’obiettivo resta quello di conquistare il Mondiale, quindi in un certo senso capisco Prandelli, lo vuole provare fin da subito con i compagni”.
Questione delicata, se vogliamo spinosa, ma a questo punto Prandelli dovrà prendersi un rischio: che sia affidandosi al bizzoso Balotelli, che sia convocando il convalescente (o per lo meno non ancora al 100%) Rossi. Per plasmare una squadra formato mondiale non ci può prendere alcuna licenza.
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