Obiettivo centrato per l’Under 21 di Gigi Di Biagio. Gli azzurrini oggi hanno infatti conquistato la qualificazione agli europei di categoria battendo 3-1 a Reggio Emilia i pari età della Slovacchia, contro i quali avevano pareggiato 1-1 nella gara d’andata giocata venerdì scorso a Zlate Moravce. Grande protagonista, in negativo, è stato il direttore di gara scozzese Steven McLean, coadiuvato nel pessimo arbitraggio dal primo assistente Gavin Harris. Fortunatamente a farne le spese sono stati i nostri avversari, penalizzati sensibilmente da alcune decisioni strampalate della terna.
Gli azzurri hanno iniziato bene questa partita, segnando il gol del vantaggio al quinto minuto di gioco con una perla del giovane talento viola Bernardeschi, capace di superare il portiere avversario con un delizioso pallonetto dal limite dell’area. Gli ospiti hanno risposto intorno al decimo minuto, quando Zrelak ha concluso di sinistro verso la porta lambendo il palo alla sinistra di Bardi; un gol evitato anche grazie alla deviazione casuale di capitan Bianchetti.
Al 15esimo gli azzurri hanno raddoppiato su calcio di rigore, segnato freddamente da Belotti dopo la giusta concessione da parte dell’arbitro per una spinta di Paur su Berardi. La partita si è messa definitivamente in discesa alla mezzora, quando McLean ha espulso per doppia ammonizione, per un fallo tattico su Berardi, lo slovacco Duda al quale aveva già mostrato un cartellino giallo per una timida protesta dopo l’assegnazione del rigore. Fiscalissimo il direttore di gara, soprattutto difronte a giocatori inesperti, impegnati in una partita tanto delicata.
Il primo tempo è terminato così sul 2-0 per l’Italia, che ha costruito e non sfruttato un altro paio di buone occasioni. Nonostante l’inferiorità numerica la Slovacchia nella ripresa è scesa in campo vogliosa, a caccia di quel gol che avrebbe potuto riaprire l’incontro. Al 58esimo Zrelak ha calciato da posizione defilata, centrando il braccio largo di Zappacosta. Probabilmente il terzino dell’Atalanta non ha allargato il braccio volontariamente, ma di fatto ha deviato in maniera determinante un pallone altrimenti diretto nello specchio. Chiara la negligenza dell’azzurro, che avrebbe dovuto opporsi al tiro con le mani dietro la schiena. Inutili le proteste degli ospiti, che avrebbero meritato l’assegnazione di un rigore.
La Slovacchia è comunque riuscita ad accorciare le distanze su azione, segnando al 63esimo con un tiro dal limite dalla traiettoria velenosa del neo entrato Lobotka. Forse ad ingannare Bardi, scavalcato dal pallone, c’è stata anche una leggerissima deviazione di Berardi che ha modificato la traiettoria. Al 67esimo Zrelak, attaccante davvero interessante, si è reso ancora una volta protagonista con una bordata dalla lunga distanza sulla quale Bardi si è dovuto impegnare in tuffo.
Due minuti più tardi Belotti è stato servito in profondità da un compagno di squadra, venendo steso con una trattenuta ed un pestone sulla caviglia, che l’ha anche costretto a chiedere la sostituzione, dallo slovacco Pauschek. Incredibilmente l’arbitro non ha sanzionato l’intervento che avrebbe meritato anche un ‘rosso’ per chiara occasione da gol. Il vero show dell’arbitro, e soprattutto del suo assistente, è andato però in scena al 74esimo quando ha fischiato un calcio di rigore per la Slovacchia, punendo un intervento fuori tempo in scivolata di Bianchetti su Schranz pronto a calciare in porta da distanza ravvicinata.
Fallo netto e rosso per il capitano dell’Under 21? Nulla di tutto questo. Dopo un colloquio con il guardalinee l’arbitro è tornato sui suoi passi, facendo imbestialire gli slovacchi in campo, in panchina e sugli spalti concedendo solo un calcio d’angolo (che neanche c’era). La mancata assegnazione del rigore ha fatto perdere il controllo agli ospiti, rimasti in nove uomini al 78esimo per l’espulsione di Zrelak, ancora una volta per doppia ammonizione. Anche in questo caso punito un fallo tattico, ma considerato il clima incandescente forse sarebbe stato il caso di soprassedere.
Due minuti più tardi è stato allontanato anche il Ct Galad, colpevole di aver scagliato lontano il pallone uscito fuori dal campo all’altezza della sua panchina. Approfittando della superiorità numerica gli azzurri hanno segnato il gol del 3-1 con Samuele Longo, autore di un controllo difettoso in area di rigore ma bravo poi a centrare lo specchio della porta da posizione defilata dopo essersi allargato sull’esterno per evitare il portiere avversario.
Nel recupero McLean ha deciso di non affondare il coltello nella piaga ammonendo soltanto Teixeira per un fallaccio di frustrazione su Bernardeschi e facendo finta di non vedere una gomitata violentissima di Skriniar su Longo, entrambi falli che avrebbero meritato un rosso diretto. Ha scelto insomma di non infierire, utilizzando però il buon senso fuori tempo massimo dopo aver sventolato in precedenza cartellini gialli e rossi con grandissima leggerezza.
Prestazione comunque positiva per l’Italia di Di Biagio, che “ai punti” ha meritato questa qualificazione. C’è ancora da lavorare, soprattutto sulla fase difensiva, ma nelle due partite è emersa la superiorità tecnica sugli slovacchi, comunque meglio preparati tatticamente. Peccato che una partita così importante ed emozionante sia stata rovinata nella sua dinamica da un arbitraggio davvero scadente.
Italia-Slovacchia 3-1 (Under 21) | Le Foto
Italia-Slovacchia 3-1 (Under 21) | Le Foto
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