Peccato. L’Italia esce a testa altissima dalla semifinale della Confederations Cup incutendo molta paura alla Spagna. Non si è mai vista una Roja così in difficoltà, negli ultimi anni. La corazzata iberica si è salvata solo ai calci di rigore, un epilogo amaro per l’Italia già nel 2008, nei quarti di finale del Campionato Europeo. Nessuno si aspettava una partita così gagliarda degli azzurri, anzi, alla vigilia qualcuno scherzava sul passivo che la Spagna avrebbe inflitto alla nazionale di Prandelli. Una gara contraddistinta dalle sgroppate interminabili di Candreva e Maggio sulla fascia destra, due uomini che hanno mandato in tilt il sistema di gioco spagnolo.

Da un De Rossi diga prima a centrocampo e poi in difesa. Da un Gilardino stoico che ha dato tutto in attacco, anche se forse in quella zona del campo l’assenza di Balotelli si è fatta sentire. E poi il palo di Giaccherini (pareggiato nel secondo tempo supplementare da Xavi) che grida vendetta. Ma la vendetta non è arrivata e la Spagna, ad un anno di distanza, batte nuovamente gli azzurri. Stavolta con poco merito. A fine gara Prandelli spende parole al miele per i suoi giocatori:

“E’ stata un’Italia bella e commovente. Stiamo crescendo. E’ stata una prestazione ottima, abbiamo perso solo ai rigori dove tutto può sempre capitare. Abbiamo tenuto il campo con grande lucidità e personalità dal 1′ all’ultimo minuto e questo mi fa ben sperare in vista del futuro. La Spagna è ancora davanti a noi perché lavora da anni su certi concetti con grande continuità, ma ci stiamo avvicinando. In questo momento vorrei rigiocare subito la partita, ma non in queste condizioni climatiche, davvero difficili. Sono stati commoventi ad avere ancora energie dopo 120′ giocati con grande intensità e con un gran caldo. In queste condizioni, tra assenze e fatica, è quasi impossibile arrivare fino in fondo alla manifestazione ma ne traiamo le giuste considerazioni in vista del mondiale. Questa partita, comunque, è la riprova che siamo sulla strada giusta. Questa bella prestazione la dedichiamo a Stefano Borgonovo e alla famiglia: hanno vissuto un dramma con grande serenità e resteranno per sempre un grande esempio”.

Dall’altra parte Del Bosque ammette di aver vinto per il rotto della cuffia contro una squadra molto forte:

“E’ stata una gran partita contro un’Italia molto molto forte. Nel primo tempo sono stati più bravi loro e avrebbero meritato il vantaggio, ma ai supplementari avremmo meritato noi. Paura di perderla? No, sicuramente nel corso della gara poi le cose si sono equilibrate e l’Italia è parsa più stanca. Il migliore in campo? Maggio, Giaccherini e Pirlo ci hanno creato molti problemi, sono stati eccezionali, noi forse eravamo un po’ stanchi ma alla fine abbiamo meritato. Gilardino ha fatto una gara fantastica, fisicamente è stato incredibile, ha tenuto sempre palla e ha creato tantissime buone occasioni”.

Foto Italia-Spagna 6-7 | Titoli siti e stampa italiana, spagnola e straniera



















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