Antonio Conte non è tipo da tornare suo propri passi e, soprattutto, si tratta di un tecnico coerente forse all’eccesso, ma dopo il peso post Bayern tolto contro il Pescara non senza qualche pensiero qualcosa in vista della caccia all’impresa di mercoledì potrebbe davvero cambiare.
Certo da complici faranno le squalifiche di Lichtsteiner e Vidal, ma l’eterna regola contiana del “gioca chi sta meglio” potrebbe saltare per lo meno temporaneamente: in Europa la qualità e le caratteristiche possono fare più differenza di quanto non ne faccia la condizione atletica, soprattutto se hai a disposizione una sola interpretazione della partita.
Contro il Bayern la Juve dovrà infatti fare la parte del leone, senza eccesso di equilibri e raziocinio già nell’impatto con i primissimi minuti: per questo sugli esterni la scelta logica potrebbe essere avere offensività con i brevilinei (adatti anche sul passo di Ribery e Robben) e quindi sarebbe in corsia di sorpasso la coppia di esterni Isla-Asamoah sul tandem Padoin-Peluso. Difficile pensare che Conte faccia una scelta genere, ma sarebbe un azzardo più che giustificato dalle circostanze.
E poi davanti, dove l’infortunio di Giovinco cambia ancora le carte in tavola contestualmente al mistero Anelka: chi sta meglio? Certamente Vucinic a prescindere dalla doppietta e dalle arrabbiature rimediate da Conte dipurante la gara. Il partner può essere soltanto Quagliarella, cioè colui che sta meglio ed è meglio. Così come a centrocampo Pirlo e Marchisio saranno della partita senza il dubbio di chi possa star meglio, con tutto il rispetto per Giaccherini, Padoin e compagnia cantante.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG