Esistono dinamiche strane nelle squadre di calcio, e questo accade anche nelle prime della classe, come nel caso della Juventus. Un’eliminazione in grossa parte inattesa, un gioco delle parti, una necessità per richiesta esplicita del tecnico: insomma, i bianconeri hanno deciso di liberarsi di uno dei cinque attaccanti (Tevez e Llorente esclusi) subito a gennaio e di un secondo a giugno. Per poi arrivare a un esterno offensivo, magari accontentandosi nel breve e puntando sul grande colpo a luglio (leggasi Cuadrado).

L’indiziato numero poteva sembrare Mirko Vucinic, ma esistono due fattori che stanno mutando le reali chance di partenza: il montenegrino non vuole muoversi a stagione in corso salvo offerte economiche ben sopra la media, e comunque solo per una Premier di primo piano. Marotta non ha fretta, anzi vira su Quagliarella il quale oggi pare essere il maggior indiziato sia per una questione di costi (la Juventus con 8 milioni lo cederebbe) sia per le antiche ruggini che non hanno mai reso possibile un reale flirt con Conte e lo staff tecnico (ricordate le parole ad Angelo Alessio quando fu sostituito in un Milan-Juventus?).

In più, Quagliarella ha mercato in Italia, lui che non ama l’idea di una soluzione estera come fatto sapere agli emissari di Wolfsburg e West Ham negli scorsi mesi. Lazio, Fiorentina e Inter sono in prima linea. La Roma non più, anche se Sabatini resta un suo grande estimatore. Forse con i viola paradossalmente in vantaggio nonostante i pessimi rapporti con la Juventus. Per Quagliarella conta però l’ingaggio: non meno di 2 milioni netti per 3 stagioni per iniziare a trattare con chiunque.

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