L’arrivo in Italia tra oggi e domani dell’agente Fernando Felicevich, noto quasi esclusivamente per avere in possesso le procure dei cileni Alexis Sanchez e Arturo Vidal, sta mettendo in agitazione gli esperti di calciomercato, smaniosi di capire in che modo intenderà giocare le carte sue e dei suoi assistiti. Sabato pomeriggio sarà a San Siro per assistere a Inter – Juve, partita che probabilmente continuerà fuori dal campo perché di sicuro entrambe le dirigenze parleranno con lui del Nino Maravilla, il brevilineo attaccante del Barcellona che pare in procinto di tornare in Italia (e in pole ci sarebbero appunto Juve e Inter). Ma l’appuntamento non secondario in agenda, Felicevich lo consumerà in Corso Galileo Ferraris, Torino, dove si recherà per discutere con la società juventina del futuro di Arturo Vidal.
La questione è semplice e si tratterà di capire chi intende fare cosa. Il guerriero della mediana bianconera ha un contratto con la Vecchia Signora fino al 2016, percepisce 2,7 milioni di euro all’anno e ha un valore di mercato molto molto alto: nonostante questo le pretendenti non mancano e i suoi estimatori sarebbero pronti a fare ingenti sacrifici economici per accaparrarselo. Le squadre sul cileno sono essenzialmente tre: il Bayern Monaco, che già si era infatuato di lui all’epoca del Bayer Leverkusen, il Real Madrid e il Paris Saint Germain. I bavaresi avrebbero anche fatto una proposta ufficiale: 35 milioni di euro cash e contratto al giocatore sulla base di 4,5 milioni di euro annui. Felicevich vorrà dunque capire le volontà di Marotta: adeguargli il compenso o incassare il malloppo.
Il dubbio pare amletico e anche in seno alla tifoseria juventina la spaccatura è evidente; inevitabile però ricordare che Vidal in tutto ciò non ha mai messo in dubbio la sua permanenza a Torino e anche pochi giorni fa in un’intervista alla Gazzetta aveva ribadito quanto si trovasse bene in Italia. Però poi entrerà in ballo Felicevich, l’esplosione di Pogba ha consegnato a Conte un centrocampista altrettanto forte di 5 anni più giovane, la possibilità di fare una plus-valenza di più di 20 milioni alletta: considerazioni che, seppur già fatte, non riescono a sciogliere il dilemma. Vidal è forte e necessario, bisognerà capire se è anche indispensabile. Di sicuro Vialli, Vieri e Zidane lo erano e Moggi, all’epoca, non ci mise molto a piazzarli a prezzi stratosferici. Per costruire una Juve ancora più forte.
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