Appena sette minuti contro il Milan e una manciata di secondo allo Stadium contro il Malmoe, fin qui le apparizioni di Romulo con la maglia bianconera della Juve sono state praticamente nulle; dopo due anni positivi tra Fiorentina e Verona, con tanto di convocazione nella Nazionale Italiana, il centrocampista di Pelotas, sud del Brasile, non ha ancora messo in mostra le sue qualità a Torino e nonostante l’abnegazione durante il ritiro estivo e i buoni propositi per questo avvio di stagione, la sfortuna si è messa di traverso costringendolo ai box per almeno un mese. L’italo-brasiliano ieri fa è stato operato e ne avrà per un po’, come ha scritto un po’ a sorpresa il sito ufficiale della Vecchia Signora:
“Romulo questa mattina (ieri, ndr) è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ernia da sport bilaterale. L’operazione, effettuata dalla dott.ssa Mushaweck in una clinica di Monaco, è stata seguita direttamente dal dott. Andrea Causarano ed è tecnicamente riuscita. Il calciatore verrà dimesso nella giornata di domani, ed il tempo di recupero agonistico è previsto di trenta giorni”.
Il suo agente Alex Firmino è convinto che il giocatore non si demoralizzerà per questo imprevisto:
“Tutti avevano il dubbio sulle sue condizioni, ma ora sta bene. In 3-4 giorni riprenderà a camminare, tra due settimane può tornare a giocare. Così non sente il fastidio. Come sta? E’ molto contento, anche se ha dovuto convivere con questo fastidio che non c’è più. Ora torna con voglia di vincere e sono sicuro che lo farà: è un bravo ragazzo, merita questa opportunità”.
E così Romulo stesso ieri ha voluto scrivere una lettera destinata alla società e ai tifosi bianconeri, divulgata da diversi organi di stampa; parole molto belle che denotano una volta di più la caratura dell’uomo:
“Innanzi tutto vorrei ringraziare Dio, sono sicuro che Lui ha il controllo di tutto. L’intervento è stato un successo (era una cosa abbastanza semplice) e fra pochi giorni sarò al massimo (per aiutare la Juve e anche sognare con gli Azzurri!). Poi voglio ringraziare la Juve per avermi dato la fiducia e che adesso si sta prendendo cura di me! I miei genitori non hanno mai potuto darmi delle cose materiali, però mi hanno insegnato le cose più importanti della vita (queste cose i soldi non le comprano), più che altro mi hanno insegnato a restituire sempre molte volte in più di quello che mi è dato e quello che mi verrà dato, e la Juve mi ha dato e mi sta dando tanto di buono”.
Poi continua:
“Per me è una questione di carattere e onore, restituire alla Juve molto più di tutto quello che sto ricevendo! Non intendo solo facendo delle belle partite, ma anche essendo un vero professionista e soprattutto un vero uomo! Certamente non posso dimenticare Paratici e Marotta, che mi stavano seguendo e mi hanno portato qui, ringrazio tutto lo staff (medico e tecnico) e i miei compagni che hanno scritto delle belle cose! Ogni cosa ha il suo tempo!”.
Nessuna ruffianeria, niente se non la sincera bontà d’animo di un ragazzo che da sempre si contraddistingue per la professionalità e la gentilezza.
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