Ormai tra Juventus e Torino i rapporti sono snelli, un po’ come quando in bianconero arrivò Moggi (che in granata da dirigente arrivò fino alla finalissima di Coppa Uefa) e si gettarono le basi per operazioni come Jarni, Fusi e soprattutto Pessotto. La scorsa estate c’è stato Angelo Ogbonna, trasferimento record da quando c’è Marotta in amministrazione, ma con Alessio Cerci non ci sarà il bis. Ai bianconeri poteva interessare, ma non a quelle cifre, nonostante tra le due società bisognerà al più presto trovare un nuovo punto d’incontro per chiarire soprattutto la posizione di Ciro Immobile, ora in compartecipazione libera, al quale Cairo e Ventura tengono particolarmente (sia per necessità attuali sia per investimento futuro con eventuale clamorosa plusvalenza).

Come tutti sanno, il punto di avvicinamento non è stato D’Ambrosio, spinto verso la Juventus dal Torino in questa sessione proprio per ammorbidire Marotta in vista di giugno, ma se da un lato i dirigenti di corso Galileo Ferraris erano già piuttosto freddi sull’ipotesi, in mezzo c’era anche quell’accordo informale già stipulato dall’esterno ex Juve Stabia con l’Inter. Un nome vero però c’è, ed è quello del difensore Matteo Darmian, in crescita esponenziale nelle ultime due stagioni, capace sia di operare da esterno che da terzo o secondo centrale arretrato a seconda del modulo.

Piace a Conte, ha profilo caratteriale da Juve, nato a Legnano e cresciuto calcisticamente nel Milan dove arrivò anche a vestire la fascia da capitano della formazione Primavera: 7 milioni è la valutazione attuale, poco meno rispetto alla metà di Immobile, l’impressione è che per la prossima stagione le due società siano abbastanza intenzionate a venirsi incontro…

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