Ha partecipato ieri all’ultimo all’incontro degli allenatori dei top club organizzato dall’Uefa a Nyon. Massimiliano Allegri ha fatto il punto del mercato, che per la Juventus si è chiuso senza botti finali (in realtà sono mancati anche quelli iniziali, visto che né Morata né Evra possono essere considerati top player). Il tecnico ha spiegato che “eravamo d’accordo con la società che ci si poteva rinforzare solo con giocatori di grande valore. Non era semplice, così non è stato”. Quindi ha aggiunto:
Prendere giocatori che non ti danno niente sarebbe stato inutile, quindi meglio stare con questi. Sono contento di Pereyra, Evra, Romulo, Morata e Coman che non è una sorpresa per me.
A proposito del talentino francese, spedito in campo a sorpresa dal primo minuti all’esordio contro il Chievo sabato scorso, Allegri ha sottolineato il merito di essere “equilibrato”, che per un ragazzo del ’96 non è poi così scontato. Ribadito che “Vidal non è mai stato sul mercato”, Allegri ha fatto intendere che in caso di passaggio di turno in Champions League, ossia dopo i gironi, la società dovrà intervenire con qualche acquisto (“Il primo obiettivo è il passaggio del turno. Dopo l’Udinese dovremo affrontare la prima e già non potremo sbagliare. Dobbiamo passare il turno, poi ci sarà un altro mercato e quindi un’altra Champions”). Infine, stuzzicato sulle dichiarazioni di Antonio Conte in merito ai pochi giovani italiani schierati nel nostro campionato, l’ex allenatore del Milan ha rivendicato:
A me non si deve dir niente, perché io tra Cagliari e Milan ne ho fatti giocare abbastanza. Ne parlano tanto e poi non li fanno giocare. Se uno è bravo va in campo.
L’ultimo dei quali è stato Cristante, ceduto pochi giorni fa dal Milan.
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