A poche ore dalla non semplice trasferta a Parma, Antonio Conte è tornato a parlare con i giornalisti dopo aver scelto il silenzio in settimana, alla vigilia della gara contro il Catania. L’allenatore della Juventus si è detto soddisfatto ed orgoglioso di essere stato incluso dalla Fifa nella top ten degli allenatori migliori al mondo del 2013, ma in merito alla possibilità di portarsi a casa il premio ha detto “no, assolutamente no, perchè vedo chi ho al mio fianco e io ho ancora tanta strada da percorrere”. Il tecnico salentino è stato ovviamente interpellato sulla gara di domani. Dopo aver definito Cassano, l’anno scorso polemico con “i soldatini della Juve”, “un grandissimo giocatore”, ha detto:
E’ una delle principali minacce, così come è un pericolo Amauri, è un pericolo Biabiany, è un pericolo Parolo, è un pericolo tutta la squadra del Parma, che secondo me quest’anno è molto più attrezzata rispetto ai due anni precedenti. Quindi bisognerà fare molta, molta attenzione.
Conte ha poi difeso senza se e senza ma Giorgio Chiellini, ieri al centro delle polemiche per l’infortunio causato a Bergessio e per le dichiarazioni del presidente del Catania Pulvirenti. Conte lo ha definito “un calciatore duro, spigoloso, attento al dettaglio, umile” e lo ha incoronato come “uno dei più forti al mondo”; subito dopo ha precisato:
Non accetto assolutamente che si dica che Chiellini è scorretto perché chi lo conosce sa benissimo che è un giocatore correttissimo, con sani principi e valori umani alti. Quello che è successo col Catania è stato un intervento fortuito, perché è successo due metri sotto la mia panchina e quella di De Canio: abbiamo visto benissimo che Chiellini era andato per colpire la palla, Bergessio è stato molto bravo ad anticiparlo, non si è più fermato e ha preso un calcione forte. (…) E se c’è qualcuno che parla a sproposito, che vada a rivedere le immagini. E non si permetta di dire che Chiellini è un giocatore scorretto. Anzi, dovrebbe sciacquarsi la bocca chi parla di Chiellini e che dice queste fesserie, sia che sia calciatore, allenatore, dirigente o presidente. Non si permettano di dire queste cose.
Infine, Conte non ha nascosto la felicità per il fatto che Tevez non sia stato convocato in Nazionale e potrà così allenarsi regolarmente per due settimane. Quindi, dopo aver confermato il recupero di Quaglierella per la trasferta di domani (ci sarà anche Giovinco, mentre Vunicic e Lichsteiner restano fuori) e il ricorso al turnover anche in vista della sfida europea contro il Real Madrid, ha elogiato i suoi calciatori “che sono molto autocritici e che sanno come stanno, quello che bisogna fare per migliorare”:
Sicuramente chi ha partecipato alla Confederations è arrivate sicuramente in situazioni psico-fisiche non ottimali. Non si può fare niente su questo, però dopo un’annata come la nostra, che è stata molto molto intensa, tanti giocatori si sono ritrovati poi a giocare questa competizione. I 24 giorni dati ai calciatori non sono bastati, perché tanti sono arrivati in condizioni psico-fisiche non ottimali (…) Ne abbiamo pagato le conseguenze, perché poi c’era la Supercoppa a cui tenevamo molto e chiaramente abbiamo affrettato un po’ anche alcune situazioni. In Italia conta il risultato, conta quello che alzi, non è che uno può dire’perdo la Supercoppa però mi preparo bene per il campionato’.
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