La seconda maglia della Juventus, che fin qui ha registrato record di vendite negli store ufficiali bianconeri, oltre ad essere ‘bella’ per i tifosi e redditizia per le casse della società, è anche la numero in quanto a sostenibilità. Secondo quanto riferisce riporta ‘In a bottlè (inabottle.it), parlando di calcio e sostenibilità appunto, la Juventus è quest’anno all’avanguardia rispetto al resto delle compagini della Serie A. La società presieduta da Andrea Agnelli, ha realizzato per la stagione sportiva 2013-2014 due casacche, che sono già state fin qui indossate in tutte le gare ufficiali: la classica bianconera e la gialla. Se per quel che riguarda la prima divisa non c’è nulla di specifico da segnalare, la maglia ‘away’, quella da trasferta, ha molto di innovativo.

Realizzata nei colori che rappresentano la città di Torino (il giallo e il blu) così come una storica casacca della Vecchia Signora degli anni 80’, è una vera e propria maglietta a difesa della natura. Sì, perché è stata realizzata con lo scopo di limitare al minimo l’impatto con l’ambiente. Ogni maglia con annessi pantaloncini, sono stati realizzati con 13 bottiglie di plastica riciclata, che attraverso un processo di fusione, sono state trasformate in un filato e in seguito in poliestere. Un materiale diverso però da quello classico, poiché ha consentito il risparmio di ben il 30% di energia.

Il tutto, senza perdere in comfort per i calciatori che la indossano: il tessuto Nike dri-fit di quest’anno, infatti, è del 23% più leggero rispetto alla maglia nera dello scorso anno, ma è anche più resistente del 20%. In più, questo nuovo poliestere riciclato, pare garantire una ottimale temperatura corporea durante lo sforzo fisico, nonché una migliore traspirazione. Insomma, una maglia che piace ai tifosi, fa incassare bei soldini alla società e dà anche una mano all’ambiente, che non guasta mai.

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