E’ stato anche il campionato della perdita della lunga imbattibilità dei bianconeri, un dato che alla fine dei giochi non ha influito per nulla sul risultato finale perché la Juventus ha evitato di pareggiare molte partite come accade nella scorsa stagione. Altri numeri che testimoniano una superiorità indiscutibile: dopo 10 giornate la Juventus aveva 28 punti, 4 più dell’Inter, 6 più del Napoli, 9 sulla Lazio, 10 sulla Fiorentina, addirittura 14 sulla Roma (il doppio) e 17 sul Milan. Alla fine del girone di andata (44 punti) ne aveva 6 su Napoli e Lazio, 9 su Inter e Fiorentina, 12 sulla Roma e 15 sul Milan. Distacchi che sono aumentati con il trascorrere delle giornate.
Gli avversari? Il solo Napoli ha provato fino a qualche settimana fa a tenere testa al ritmo forsennato della Juventus. Le altre squadre si sono eclissate subito o quasi, o non hanno mai impensierito la prima in classifica. La Lazio è crollata a picco nel girone di ritorno, l’Inter è durata molto poco, il Milan ha pagato la partenza ad handicap, la Roma era sempre alle prese con la questione Zeman non Zeman, la Fiorentina ha giocato un buon campionato e non le si poteva chiedere di più. Formazioni che non si sono dimostrate all’altezza dei più forti. E’ uno scudetto meritato e da domani Conte e la dirigenza pianificheranno il futuro. Il tecnico pugliese vuole “il salto di qualità”, che significa anche nuovi e prestigiosi acquisti. Sarà accontentato?
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