La Juventus è Campione d’Italia 2013-2014. La sconfitta della Roma sul terreno di gioco di Catania, consente ai bianconeri di vincere il terzo scudetto consecutivo praticamente ‘dal divano’. I tifosi della Vecchia Signora, dunque, fanno partire i caroselli in tutta Italia senza dover attendere l’esito della gara di domani tra la Juventus e l’Atalanta di Stefano Colantuono, una squadra che tra l’altro ha ben poco da chiedere ormai al campionato. Una cavalcata incredibile quella della Juventus di Antonio Conte, perché se è vero come è vero che la Roma di Garcia è stata protagonista di una stagione stratosferica, cosa si deve dire di una squadra già bis-scudettata che conquista il terzo tricolore consecutivo frantumando tra l’altro una serie infinita di record?
Con 93 punti (e tre gare ancora da disputare), il miglior attacco con 75 reti all’attivo (una media di oltre due gol a partita), la migliore difesa con 23 gol incassati, sole due sconfitte rimediate in tutto l’arco della stagione e il record di imbattibilità interna, Conte e i suoi hanno compiuto un’impresa a dir poco straordinaria. Il tutto condito da una semifinale di Europa League (erano sei anni che un’italiana non arrivava al penultimo atto di questa competizione europea) e da una Supercoppa Italiana (la seconda consecutiva) conquistata ad agosto ai danni della Lazio. Con questo scudetto (il 30° per la federazione, il 32° nel cuore dei tifosi bianconeri) Andrea Agnelli riesce a raggiungere un traguardo che nessun altro esponente della sua famiglia aveva mai colto: il terzo tricolore consecutivo.
E dire che l’estate scorsa in molti avevano dato già per finito il ciclo di Antonio Conte: la durissima preparazione estiva avevano portato una Juve stanca e imballata a prendere parte ad una impegnativa tournée americana dalla quale i bianconeri sono rientrati senza neanche una vittoria. I nuovi acquisti, Tevez e Llorente, furono subito bollati come non all’altezza: sono bastate poche settimane di campionato, però, per consentire alla Signora di tornare lo schiacciasassi dei due anni precedenti. Il sogno della Roma, pertanto, durerà solo 13 giornate: la Juve andrà a vincere a Livorno, mentre i giallorossi pareggeranno in casa con il Cagliari. Da lì in poi la strada dei campioni d’Italia sarà in discesa, anche grazie ad una stratosferica stagione proprio di Tevez (19 reti) e Llorente (15). Ovviamente, come piace dire sempre a Conte, è lo scudetto di tutti: di Vidal (11 reti solo in campionato, 18 totali), della solita difesa di ferro guidata dalla bandiera Gigi Buffon, del francesino Pogba richiesto un po’ da mezza Europa sul mercato, della classe eterna di Pirlo, ma anche di tutti quei ‘gregari’ che si sono fatti trovare pronti quando ce n’è stato bisogno visti i numerosissimi impegni.
Domani la grande festa allo Juventus Stadium, quando i bianconeri proveranno a vincere ancora: con 9 punti ancora disponibili, c’è il record dei 100 punti a far gola a Conte e alla sua truppa. Questa Juve è già nella storia, ma l’asticella continua ad alzarsi. Rimane il rammarico per l’eliminazione dalla Champions League prima e dall’Europa League poi, ma se si pensa che nel ranking Uefa l’Italia regge solo grazie ai quarti di finale persi dai bianconeri lo scorso anno contro il Bayern (poi campione d’Europa) e alla semifinale di quest’anno in Europa League, è chiaro come la Juventus nel triennio sia diventata la dominatrice del calcio italiano e l’unico baluardo dei colori italiani all’estero.
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