Il giudice sportivo Giampaolo Tosel ha reso note le decisioni in merito ai fatti accaduti durante l’ultimo Juventus – Fiorentina, giocata domenica 9 marzo 2014 alle ore 12.30: multa per entrambe le squadre, più salata per la Vecchia Signora. I bianconeri vinsero per 1-0 in virtù del gran gol segnato dal ghanese Kwadwo Asamoah, ma al termine della gara ci furono furenti polemiche per il comportamento delle due tifoserie. Tutto iniziò nel pre-partita, quando un pullman di tifosi viola raggiunse Torino e lo Juventus Stadium mostrando un -39, chiaro riferimento ai morti della tragedia dell’Heysel. Durante la gara, poi, la curva della Juventus intonò dei cori a sfondo antisemita, che però hanno richiesto un supplemento d’indagine da parte del giudice sportivo, che oggi, ottenuto tutto il materiale probatori, ha potuto emettere il verdetto anche sullo striscione riportante ancora una volta il -39, apparso nel settore ospiti dello Juventus Stadium.
Alla Juventus, il giudice sportivo ha comminato un’ammenda da ben 25.000 euro per i cori antisemiti intonati dai suoi sostenitori, mentre alla Fiorentina tocca una multa da soli 5.000 euro per l’esposizione da parte dei suoi tifosi di uno striscione offensivo alla memoria delle vittime dell’Heysel. Ci è voluto dunque più di un mese per giungere alla sentenza: nell’immediatezza, infatti, Tosel non potè pronunciarsi perché gli 007 della procura federale presenti allo Juventus Staidum, avevano udito i cori ma non erano riusciti a distinguere le parole.
Come si legge nel dispositivo pubblicato dal sito della federcalcio, invece, gli approfondimenti di indagine utilizzando il materiale fornito dalla Questura di Torino, hanno consentito al giudice sportivo di avere un quadro più chiaro di quanto accaduto:
Gli accertamenti esperiti dalla Questura di Torino – si legge nella nota – costituiscono fonte inoppugnabile di prova circa il fatto che, all’inizio della gara, alcuni sostenitori della societa’ bianco-nera, collocati nel settore denominato ‘Curva Sud’, abbiano indirizzato alla tifoseria avversaria un insultante coro di tenore antisemita. Tale coro non e’ stato compiutamente percepito dai tre collaboratori della Procura federale, pur ‘strategicamente’ posizionati ai bordi del terreno di giuoco, mentre e’ stato rilevato e registrato da strumenti audio-visivi presumibilmente utilizzati in posizioni piu’ elevate dello stadio. Ne consegue, in linea di diritto, che tale biasimevole comportamento non e’ riconducibile alla normativa di cui all’art.11, nn 1 e 3 CGS per carenza del requisito della percettibilita’ ‘reale’ e ‘diffusa’, previsto come condizione per la sanzionabilita’ di ogni manifestazione espressiva di discriminazione, che nell’episodio in esame deve essere correlato alle condizioni ambientali offerte dalla presenza di 40.000 spettatori, non certo silenziosi”.
Per la Juve, dunque, solo una multa salata e niente chiusura della curva: come recita la nuova interpretazione delle norme fortemente volute dall’Uefa, non è stato possibile ascrivere il comportamento scorretto ad un preciso settore, dunque non è applicabile la chiusura di questa piuttosto che di quell’altra curva.
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