Per celebrare lo scudetto 2012/13, il portiere e capitano della Juventus e della Nazionale, Gianluigi Buffon, ha concesso un’intervista al sito ufficiale della Fifa. Le affermazioni rilasciate dal numero uno bianconero sono state, com’era ordinario aspettarsi, tutte all’insegna della positività, tra elogi e vere e proprie dichiarazioni d’amore.
Buffon, infatti, ha nuovamente promesso fedeltà assoluta ai colori bianconeri e ha parlato dei suoi 12 anni vissuti finora alla Juventus, club di cui è diventato anche capitano dopo l’addio di Alessandro Del Piero:
Essere capitano non è solo indossare la fascia, è avere un ruolo importante per la squadra in campo e nello spogliatoio. Quando superi i 30 anni devi affidarti all’esperienza quando giochi e quando ti alleni e devi lavorare duro per rimanere agli stessi livelli. Io ho debuttato a 17 anni e ora ne ho 35, non posso fermare l’orologio ma sono in pace con me stesso e non sono preoccupato.
Buffon ha compiuto un elenco di compagni di squadra con i quali si è trovato meglio in campo:
I cinque difensori con cui ho avuto l’intesa migliore sono senza dubbio Fabio Cannavaro, Lilian Thuram, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. Non potrei scegliere difensori migliori di loro.
Su Zlatan Ibrahimovic, nessuna domanda sul suo possibile ritorno a Torino ma anche in questo caso Buffon ha speso solo complimenti:
Attaccanti? Ibrahimovic è davvero un grandissimo giocatore che mi ha sempre impressionato e mi ha dato sempre problemi.
Riguardo il migliore allenatore, Gianluigi Buffon ha privilegiato il presente al passato, sia per quanto riguarda la Juventus che la Nazionale azzurra:
Antonio Conte è sicuramente il miglior allenatore con cui ho lavorato. In poco tempo è riuscito a ridare nuova linfa a una squadra che in due stagioni non era riuscita a fare meglio del settimo posto, e poi è un vincente. Prandelli? Se oggi l’Italia sta giocando un calcio diverso è grazie all’eccellente lavoro che il c.t. sta facendo. Penso che abbiamo trovato un equilibrio fra la solidità difensiva e un approccio offensivo che permette ai nostri grandi attaccanti di esprimersi al meglio.
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