Si apre la crisi Juventus dopo la prima sconfitta in campionato e l’aggancio da parte della Roma? Beh, forse è un’esagerazione. Proprio perché questo è il primo ko stagionale e la Juve di Allegri ha fatto gli stessi punti di quella di Conte. Ma anche perché, a Marassi, se c’era una squadra a cui andava stretto il pari, quella era proprio la Signora.
Intendiamoci: anche ieri sera non è stata una Juve lustrini e paillettes. Ma ci si è messa pure la sfortuna, con due pali grandi così (soprattutto quello di Ogbonna). E con Perin che ha giocato da portiere della Nazionale. Poi, il calcio è strano e il Genoa – alla prima vera occasione – è passato al 94′ con la strana coppia Matri – Antonini. Sì, fino a quel momento Buffon aveva dovuto solo alzare in angolo un tiro sbilenco di Marchese e per il resto godersi il caldo tifo rossoblù.
Possiamo però criticare la scarsa vena in zona gol da parte dei giocatori bianconeri. Non è la prima volta che i campioni d’Italia si costruiscono la possibilità di segnare per poi bloccarsi sul più bello. E questo è un difetto che deve assolutamente scomparire. L’altra grossa pecca di questa squadra è la Tevez – dipendenza. Se l’Apache segna o fa segnare, il cielo è sereno; se l’argentino si ferma, è notte fonda.
E adesso, a proposito, sono quattro partite che Carlitos non la butta dentro: Sassuolo, Olympiacos, Palermo e Genoa. A Empoli, bisognerà assolutamente tornare a timbrare il cartellino. Per il resto, chiaro che Allegri non faccia impazzire sul piano del gioco e della fame – anche perché eravamo abituati al caviale di Conte – ma dargli addosso oggi, quando la Juve ha perso perché sbilanciata in cerca dei tre punti, sarebbe troppo.
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