Guardando le ultime partite della Juventus non si può non rimanere interdetti. La stagione è entrata nel vivo, ma molti giocatori pare non se ne siano accorti. A dicembre hanno bucato il primo grande appuntamento, in Supercoppa italiana, ieri sera probabilmente il secondo: la Coppa Italia. Contro la Fiorentina, al Franchi, servirà vincere 3-1. Questa Juve – quella vista ieri sera perlomeno – non ce la può fare.

Viene da chiedersi: la voglia di vincere è finita prima ancora di vincere qualcosa? Al fischio finale, ieri, mi sono posto questa domanda: la Juve ha di proposito snobbato la Coppa Italia? Spero di sì. Altrimenti il problema è ben più grave. Marchisio che non indovina un passaggio, neanche quelli più semplici, è lo specchio della serata. Ciò che mi fa ben sperare è che tre giorni prima, almeno per 70′, all’Olimpico avevo visto un’altra squadra. Dominare.

Ma mettiamo da parte i commenti a caldo. E ammettiamo che sia vera la prima ipotesi: snobbare la competizione. Che da 20 anni non vinciamo. In cui, spesso e volentieri, mandiamo in campo le seconde linee. E ci sta. Ma allora perché lanciare proclami, dire che vogliamo la Decina, che possiamo addirittura fare il Triplete? Diciamolo chiaro: della coppetta non ce ne importa nulla. Non si illude nessuno. Tutti quelli che, seppur di giovedì, hanno colorato lo Stadium. Avrebbero potuto starsene a casa. Andare al cinema. Invece no, erano lì perché ci credevano.

Foto Juventus Fiorentina: Coppa Italia


Foto Juventus Fiorentina: Coppa Italia
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Insomma, nella prestazione di ieri sera c’è stato anche poco rispetto per il pubblico presente. Allegri e la Società devono fare attenzione: la luna di miele – costruita attraverso tre anni meravigliosi – potrebbe concludersi. E non solo per i trofei mancati, ma perché pare che i ragazzi non abbiano più voglia di vincere. Di sporcarsi le mani. Che poi l’allenatore ci abbia messo del suo, beh, non si può escludere a priori. Ha trasformato il centrocampo più forte d’Europa in un guazzabuglio in cui nessuno è più capace di prendere in mano la bacchetta (magica), orchestrando il gioco.

La difesa? Meglio non parlarne. Bonucci ha fatto tutti rilanci sbilenchi. Caceres ha confermato di essere in un periodo di scarsa forma. Padoin si è fatto letteralmente fare a fettine da Salah: una mummia mentre l’egiziano galoppava verso l’1-0. Si è parzialmente salvato l’attacco: vuoi per il bel gol di Llorente, vuoi per la volontà di Morata e di Pepe. Sorvoliamo su Tevez: freddo. Lontano dalla partita. Perché?

Allegri

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ultimo aggiornamento: 06-03-2015


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