La Juventus rifila altri quattro gol alla Lazio a distanza di quindici giorni dalla finale di Supercoppa Italiana giocata allo Stadio Olimpico. I biancocelesti si consolano con il primo gol di Miroslav Klose alla Vecchia Signora e con una prestazione offensiva migliore di quanto dice il risultato. Troppo poco per sperare di impensierire la corazzata bianconera che ha tagliato come il burro un’imbarazzante difesa laziale. Antonio Conte, prima della gara, aveva espresso pubblicamente un certo malumore per la cessione di Alessandro Matri parlando di indebolimento e di operazione di mercato non prevista come quella di Giaccherini e favorevole ad un’avversaria per la corsa allo scudetto (il Milan). Al termine di Juventus-Lazio il tecnico pugliese ha precisato che la sua era una semplice riflessione:
“Vincere un’altra volta segnando quattro gol è l’indice di una condizione che sta crescendo. Stiamo smaltendo i carichi di lavoro del ritiro, siamo partiti col piede giusto con tre vittorie in tre partite ufficiali. L’avversario era ostico, ci ha sempre fatto penare. Vincere così ci deve dare fiducia, ma mai allentare la lezione. Le mie parole su Matri? Nessun mal di pancia, né nulla, erano solo riflessioni”.
La Lazio, invece, è alle prese con una retroguardia da rivedere (nove gol subiti in tre partite ufficiali) e con un finale di calciomercato ancora in fase di definizione. Yilmaz potrebbe non arrivare più dopo una trattativa durata giorni (Lotito, per difendersi o per bluffare, ha definito il turco un'”invenzione mediatica”). Ecco le parole di Petkovic a fine gara:
“Non si possono concedere certi goal ad una squadra come la Juve: dobbiamo anche essere più cinici noi in attacco. Abbiamo concesso troppi metri alla Juve, che palleggia bene e sa inserirsi: dovevamo essere più stretti. La pausa delle Nazionali? Non fa mai bene, ma almeno potremo riflettere e completare il mercato. Sul goal del 2-0 è mancata la comunicazione, un errore del difensore che è uscito senza ragione. Lì dobbiamo scalare e tenere la diagonale e essere pronti all’ uno contro uno vicino all’ area. Quando si perde manca sempre qualcosa, ma la chiave della sconfitta di oggi non è una sola. Dovevamo essere più alti e allontanare la Juve dalla nostra porta. Yilmaz? Penso che Burack ha un curriculum importante, un signor giocatore: consiglio di seguirlo anche per il futuro. Da noi? Penso solo alla mia squadra, dobbiamo risolvere i rebus che ci ha fatto vedere la Juve”.
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Juventus – Lazio 4-1 | Serie A | 31 agosto 2013 | FOTO
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