L’Apache ha parlato per la prima volta da juventino. Carlos Tevez questa mattina è stato presentato alla stampa a Torino. Insieme al fuoriclasse argentino, acquistato dalla Signora per 9 milioni di euro (più 6 da pagare in tre anni in base ai piazzamenti della squadra) in conferenza era presente anche Beppe Marotta, direttore generale della Juventus. Prima di raccontarvi cosa ha detto l’ex calciatore del Manchester City, segnaliamo le parole del dirigente bianconero il quale ha ammesso che nell’ultimo giorno di trattativa c’è stata “non dico intromissione, ma leale concorrenza”. Il riferimento parrebbe essere al Milan, di cui peraltro si è parlato nel corso dell’incontro come vedremo in seguito.

Tevez ha spiegato che ha scelto la Juventus perché “è stato l’unico club che ha mostrato un vero interesse per portarmi qua e ha parlato con me e con il mio rappresentante per ottenere questo obiettivo”. Poi ha confessato che giocare in Italia ha sempre rappresentato “un sogno” per lui. Dopo aver assicurato ai tifosi che darà tutto per cercare di vincere il più possibile, l’attaccante argentino ha svelato (ma non è certamente una novità assoluta) che la Signora in passato lo aveva cercato in varie occasioni:

I primi avvicinamenti per farmi venire qua sono stati compiuti nel 2011. Nel 2011 non si è chiusa la trattativa, ma comunque si è chiusa ora, nel 2013, perché la Juventus è stato l’unico club che ha fatto veri sforzi per farmi venire.

L’Apache ha quindi spiegato di non aver ancora parlato con i colleghi né con l’allenatore; della sua posizione in campo e dei dettagli tecnici se ne discuterà nei prossimi giorni. Non è mancata ovviamente la domanda sulla decisione di assegnare la maglia numero 10 che fino a due anni fa è stata indossata dalla bandiera Del Piero. Marotta ha rivelato che è stato il giocatore a richiederla:

Nel momento in cui Carlitos ci ha espresso questo suo desiderio, chiaramente, sapevamo che forse era il momento di consegnare questa eredità, questa maglia, ad un giocatore altrettanto importante. Lui stesso ha detto e riconosciuto come nel Boca abbia già avuto in eredità il numero 10 di un altrettanto campione che è stato Maradona. Davanti ad una richiesta, la società ha ritenuto che il calciatore fosse un profilo, fosse l’elemento giusto il calciatore, per le qualità professionali ed umane, per ereditare questa maglia, che sicuramente è pesante, ma prima o poi doveva capitare. Ed è giusto dare fiducia.

Anche Tevez ne ha parlato, dicendosi pronto ad assumersi la responsabilità di portare sulla schiena la maglia che fu anche di Platini, Baggio e Sivori:

Mi assumo la responsabilità di portare il 10, mi assumo la responsabilità di rappresentare la Juve, di giocare in questo club. Il 10 rappresenta senza dubbio una sfida perché l’hanno portato grandi giocatori. Mi sono anche assunto la responsabilità di portare il 10 nel Boca che aveva portato a sua volta Maradona. Ma la responsabilità che mi assumo soprattutto è quella di giocare in questa grande squadra, perché il 10 rappresenta un numero che rispetto, ma in realtà la grande sfida è portare avanti il mio lavoro nella squadra”.

Infine il riferimento al Milan e in particolare ad Adriano Galliani che qualche giorno fa si disse sicuro che Tevez non lo avrebbe tradito:

Con Galliani ho parlato solo 2-3 volte nella mia vita, l’ultima volta l’anno scorso quando è hanno provato a portarmi al Milan. E sinceramente non so perché abbia detto una cosa del genere.

Foto via Twitter

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

calciatori Carlos Tevez Juventus personaggi

ultimo aggiornamento: 27-06-2013


Bayern Monaco già al lavoro: in migliaia all’Allianz Arena per il primo allenamento di Guardiola

Fabrizio Miccoli in lacrime: “Chiedo scusa a tutta Palermo. Ho voluto essere amico di tutti” (Video)