La Germania fa sul serio con le misure anti-COVID e neanche di fronte al calcio è pronta a fare eccezione. È di oggi la notizia che i giocatori del Liverpool non potranno entrare in Germania per sfidare il Lipsia nel match del 16 febbraio prossimo valido per gli ottavi di finale di Champions League.

A causa della circolazione delle varianti del virus SARS-CoV-2 anche in Europa e l’accertata diffusione più veloce di quella cosiddetta inglese, la Germania ha in vigore misure molto rigide sugli ingressi nel Paese, in particolare gli ingressi da Paesi in cui queste varianti sono più diffuse.

La lista che viene aggiornata di settimana in settimana dall’Istituto Robert Koch parla chiaro: il Regno Unito è considerato uno dei Paesi che destano preoccupazione per la diffusione delle varianti del virus insieme a Brasile, Irlanda, Portogallo e Sudafrica. Le uniche eccezioni permesse al divieto di ingresso nel Paese sono per i cittadini residenti in Germania e che si trovano in un altro Paese e le persone che “entrano” nel Paese per cambiare volo e che, di fatto, restano confinate nell’area di transito di un aeroporto internazionale.

Il divieto di ingresso in Germania dal Regno Unito sarà in vigore, salvo proroghe, fino al 17 febbraio prossimo: Lipsia-Liverpool è in programma per il giorno precedente, il 16 febbraio, e proprio per questo il club inglese aveva chiesto alle autorità tedesche la possibilità di permettere l’ingresso ai giocatori del Liverpool.

La risposta ufficiale del Ministero dell’Interno tedesco non ha lasciato margini di manovra: “La polizia federale ha informato oggi il club RB Leipzig che il caso descritto non rientra tra le eccezioni“. La UEFA, lo riferisce Sky Sport News, sta già discutendo col governo tedesco e la Federazione calcistica della Germania con la speranza di riuscire a trovare una soluzione.

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ultimo aggiornamento: 04-02-2021


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