La Lazio è partita male in questo avvio di stagione: secondo il tecnico Maurizio Sarri la squadra ha fatto un passo indietro a due anni fa
A suo tempo, mettendo le mani avanti o anche solo elevando la soglia delle preoccupazioni, Maurizio Sarri aveva parlato della durezza del calendario nelle prime giornate. Il campo, però, come spesso succede, smentisce le previsioni teoriche e confonde le tabelle. Così, chi avesse mai pensato che i due impegni abbordabili fossero il Lecce fuori e quello di sabato sera all’Olimpico con il Monza è rimasto alquanto sorpreso nel constatare come la squadra abbia raccolto un solo punto. E a comporre la sua classifica, che la vede sopra una sola lunghezza dalla zona retrocessione, c’è una sola vittoria, ottenuta al Maradona, in quello che avrebbe dovuto essere l’impegno più difficile.
Le analisi di questa brutta partenza possono essere tante. Molte convergono sul presunto indebolimento determinato dalla partenza di Milinkovic-Savic che, va detto, proprio all’inizio della scorsa stagione aveva fornito le prove migliori del 2022-23. Su La Gazzetta dello Sport, un attento osservatore come G.B.Olivero ha proposto questa lettura del momento delicato: «Sergej Milinkovic non c’è più, ma la Lazio continua a giocare in undici. Eppure non sembra, come se il serbo avesse messo nella valigia per l’Arabia anche tutte le certezze che la squadra aveva acquisito. La Lazio non partiva così male dal 2001-02 e anche allora si era dovuta confrontare con una cessione eccellente, quella di Pavel Nedved. Ma l’addio di Milinkovic non può essere un alibi, soprattutto con un allenatore che predica la superiorità del gioco sui giocatori».
Pare che il tecnico, al suo staff, abbia confidato una preoccupazione non banale: «Sembra di essere tornati due anni indietro». Ma, forse, è una visione ottimistica. Perché all’inizio dell’avventura romana di Sarri, la reazione all’assorbimento dei suoi principi produsse il doppio dei punti nelle prime 5 giornate rispetto a oggi. E alla sesta, con la vittoria nel suo primo derby, fu così convincente da conquistare assolutamente tutti, anche se dopo non mancarono i saliscendi. Lazio-Torino, Milan-Lazio e Lazio-Atalanta: il calendario prima della prossima pausa non è dei più agevoli. Ma se, per l’appunto, è solo un’ipotesi, magari fra due settimane parleremo di una squadra tornata ai livelli che le competono.
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