La Champions League viene prima di tutto per José Mourinho. Pare che il tecnico lusitano abbia deciso di mollare il campionato per concentrarsi solo sulla semifinale di ritorno di Champions contro l’Atletico Madrid, una scelta dettata anche dalla rigidità dei vertici della Premier League. Il Chelsea infatti non è riuscito ad ottenere l’anticipo al venerdì o al sabato del big match della prossima giornata contro il Liverpool, che si disputerà quindi come da programma di domenica pomeriggio, a soli tre giorni dalla gara di ritorno contro la formazione di Diego Simeone. Poco importa che anche gli spagnoli siano costretti a giocare di domenica dovendo affrontare il Valencia, impegnato questa sera nella semifinale di Europa League.
Difficile comunque comprendere questa scelta da parte della Premier, che di fatto ha penalizzato una squadra inglese, l’unica ancora in corsa in Europa. Per questo motivo Mourinho avrebbe deciso di mandare in campo domenica prossima una squadra zeppa di riserve e giovani, nonostante l’impegno di campionato sia proprio con il Liverpool capolista che attualmente ha 5 punti di vantaggio in classifica sui blues. Con una vittoria in trasferta il Chelsea avrebbe riaperto il discorso, facendo anche un grande favore al Manchester City di Pellegrini (nemico giurato dello stesso Mourinho) che insegue a -6 con una partita in meno disputata rispetto a Chelsea e Liverpool.
Si tratta comunque di una scelta pericolosa da parte dell’ex allenatore dell’Inter, che si esporrà al rischio di un’accusa formale da parte della Premier nel caso in cui le sue scelte tecniche finissero con il minare la regolarità del campionato. Circostanza comunque improbabile dal momento che sicuramente dell’undici titolare faranno parte anche big come Lampard e Mikel, squalificati in Champions, e molto probabilmente anche Cole e Torres, che non dovrebbero scendere in campo dal primo minuto contro l’Atletico Madrid.
Una protesta mascherata insomma, con l’appoggio anche da parte del Presidente Abramovich, che rischia perà di far terminare al Chelsea una stagione con “zero tituli”, per usare la celeberrima frase pronunciata dallo stesso Mourinho quando sedeva sulla panchina dell’Inter all’indirizzo delle avversarie italiane dell’epoca che annaspavano al cospetto della sua corazzata.
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