Sono passati 2 giorni dalla sconfitta subita dall’Udinese per 6-2 contro l’Atalanta ma il disappunto dei friulani non si placa.
Domenica 9 gennaio l’Udinese è stata costretta a giocare, è il caso di dirlo, contro l’Atalanta; per la cronaca i bergamaschi hanno vinto 6-2. I bianconeri sono stati falcidiati dal Covid-19 ed erano stati messi in quarantena dall’Asl locale; il provvedimento terminava proprio il 9 gennaio, tanto che, come ammesso dal direttore sportivo Pasquale Marino, hanno giocato calciatori che dovevano stare in quarantena.
L’Udinese ha presentato ricorso lamentando l’irregolarità della partita proprio per il motivo suddetto: uno dei calciatori che doveva stare in quarantena prima di essere riabilitato dalla Lega Serie A tramite il ricorso al Tar è risultato di nuovo positivo.
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