Morgan De Sanctis non indossa più la maglia numero 1 dai tempi di Udine, ma sicuramente si sente tale. Dopo la sfortunata avventura in Spagna con il Siviglia, nella quale non è riuscito a rubare il posto al valenciano Andrés Palop (che sembrava in procinto di ritirarsi ed invece gioca ancora oggi come secondo nel Bayer Leverkusen), c’è stata l’esperienza in Turchia con il Galatasaray (questa volta da titolare) ed infine il ritorno in Italia per giocare nel Napoli, del quale è sempre stato un punto fermo nei quattro anni della gestione Mazzarri.

Quest’estate è arrivato un po’ a sorpresa il divorzio con i partenopei, complice anche l’addio dello stesso Mazzarri, ma soprattutto l’arrivo a Napoli del brasiliano Rafael, acquistato per diventare nel prossimo futuro il titolare degli azzurri, circostanza che avrebbe costretto De Sanctis ad accontentarsi del ruolo di riserva. Si dice che la goccia che abbia fatto traboccare il vaso sia stata una telefonata di Benitez al giovane brasiliano con la quale lo ha definitivamente convinto a trasferirsi a Napoli.

De Sanctis ha subodorato che la sua posizione di giocatore indiscutibile stava cambiando, con il pericolo di perdere il posto da titolare già a stagione in corso in favore del giovane nuovo arrivato, per il quale si era addirittura scomodato il nuovo allenatore, senza dimenticare l’importante investimento fatto dal club per un secondo portiere, riuscito a strappare un ingaggio da 1.2 milioni di euro a stagione, poco meno dello stipendio del 36enne De Sanctis.

Evidentemente la fiducia del nuovo staff tecnico spagnolo era minore rispetto a quella che avevano in lui gli uomini di Mazzarri, tant’è che a Napoli nessuno si è strappato i capelli di fronte alla sua richiesta di cessione, ma anzi lo hanno spinto ad accettare la proposta della Roma per corteggiare prima Julio Cesar e poi Pepe Reina. Per diventare giallorosso De Sanctis ha anche rinunciato a parecchi soldini, firmando un accordo da 1.1 milioni a stagione contro il milione e mezzo che avrebbe percepito a Napoli.

Molti avevano pensato ad un ridimensionamento della sua carriera in considerazione delle grandi ambizioni dei partenopei, ma in realtà dopo 9 giornate di campionato De Sanctis si può godere una bella rivincita. La sua Roma è prima in classifica a punteggio pieno, nonostante la stagione sia iniziata con le contestazioni dei tifosi ancora delusi dalla finale di Coppa Italia persa contro la Lazio. Un risultato, quello della squadra di Garcia, che arriva dal bel gioco, ma anche e soprattutto dalla straordinaria solidità difensiva dovuta anche all’apporto dello stesso De Sanctis, capace di subire un solo gol in 810 minuti di gioco.

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ultimo aggiornamento: 29-10-2013