Il regista turco non era quasi mai marcato dagli avversari e ha quindi potuto sciorinare una prestazione da migliore al mondo.
L’Inter ha battuto la Juventus 1-0 ma il risultato è bugiardo perché sarebbe dovuto essere più netto se si considera la mole di gioco e le occasioni da goal prodotte. L’analisi tattica del match rivela curiosità interessanti.
Libertà per Calha
Il Corriere dello Sport sostiene che Inzaghi con una duplice mossa abbia evitato di far marcare a uomo Calhanoglu. In primis Lautaro Martinez è stato allontanato dalla porta ma non per questo depotenziato: il Toro ormai è un attaccante totale ed è in grado di cucire il gioco offensivo. Così facendo Locatelli, il marcatore designato del regista turco, era costretto a monitorare il 10 e non il turco visto che se fosse andato dal regista, Lautaro sarebbe stato libero. Una contromossa sarebbe potuta essere quella di inserire un altro centrocampista (Miretti) al posto del semi-esordiente Yildiz ma sarebbe stata una scelta iper-conservartiva.
Tre ruoli in uno
L’Inter ha dominato però non solo per questo: sulla destra infatti c’è un Pavard perfettamente inserito negli schemi. Il francese parte come braccetto di destra, si scambia di posizione con Darmian per andare a fare il quinto e talvolta lo si trova anche in attacco, come sull’autogoal di Gatti. L’ex Bayern Monaco ha classe e abilità balistiche e grazie a queste doti è molto utile ai fini della manovra inzaghiana: Pavard si incastra a perfezione con Darmian e Barella, solo uno dei famosi triangoli con cui sviluppa il gioco l’Inter di Inzaghi.
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