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Lazio Juve, l’attacco è la difesa: Sarri rinnega il passato

Lazio Juve, Sarri contro il suo passato: l’attacco è la difesa. L’ex allenatore bianconero scopre il “corto muso” di Allegri

Lazio Juve sarà una sfida tra due delle squadre più in forma del campionato. Sarri e Allegri non si ritroveranno perché quest’ultimo, causa influenza, non è partito per Roma. I due allenatori negli ultimi mesi hanno inanellato una serie di risultati positivi con percorsi diversi ma con con un tratto in comune: la difesa.

LA DIFESA E’ L’ATTACCO

La Lazio è la miglior difesa del campionato con 19 gol subiti, mentre la Juve è al terzo posto con 22. L’ultima squadra a colpire la porta di Provedel in campionato è stata l’Atalanta l’11 febbraio, mentre a far male ai bianconeri l’ultima volta è stata la Sampdoria il 12 marzo.

Sarri ha trovato la quadra con uno schieramento a 4 composto da Hysaj e Marusic sulle fasce e CasaleRomagnoli in mezzo. Allegri da quando è tornato con la linea 3 tutta brasiliana (e con Bonucci, Gatti e Rugani come alternative) non ha quasi più sbagliato un colpo.

Se il livornese nella sua carriera aveva fatto della solidità difensiva un suo caposaldo, il tecnico metà napoletano metà toscano aveva dimostrato più volte di puntare forte sull’attacco e sul gioco per provare a vincere e convincere. Quest’anno più che mai, invece, si ha rinnegato il suo passato credo calcistico per c”onvertirsi” al “corto muso”, come dimostrano le recenti vittorie con Sampdoria, Napoli e Roma. Un nuovo modo di vedere e di pensare calcio, per Sarri (complice l’infortunio di Immobile), che sta dando i suoi frutti, visto che l’ex bianconero nel 2023 in campionato ha fatto 6 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte con una striscia positiva che dura da 6 gare di fila con 7 gol fatti e 0 zero subiti.

SFIDA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO

In palio stasera ci sono punti forse determinanti per il secondo posto (in attesa della decisione del Consiglio di Garanzia del Coni del 19 sul -15 ai bianconeri e dello sviluppo dell’inchiesta sui biancocelesti), ma anche per il prestigio e per dare altre risposte a Milan e Inter che hanno rallentato.

Il presente dice che Juve vanta un ruolino di marcia inferiore solo al Napoli da quando ha ricevuto la stangata per il caso plusvalenze e Allegri vuole portare avanti la sua rincorsa con la solidità difensiva ritrovata e la voglia di sacrificarsi e di lottare, consapevole che il collega Sarri utilizzerà le stesse caratteristiche per provare a portare a casa la posta in palio, come ha detto in conferenza stampa: «Quest’anno Sarri sta facendo un grandissimo lavoro e la squadra è più solida rispetto a qualche mese fa e lo dimostrano i numeri.. La Lazio ora è difficile attaccarla, farle gol. Sarà una partita equilibrata, difficile, mancano 10 partite e i punti sono molto più pesanti»

Il passato dice Sarri e Allegri sono anche gli ultimi due allenatori della Juve ad aver vinto almeno uno scudetto a Torino. Il primo prese il posto del secondo nell’estate del 2019 con lo scopo di rivoluzionare mentalità e modo di esprimersi di una squadra che fino a quel momento aveva dominato largamente in Italia sfiorando per due volte la Champions League. La missione fallì e Agnelli nell’agosto del 2020 gli diede il benservito dopo aver comunque messo in bacheca il titolo di campione d’Italia. Dopo il breve interregno Pirlo, ecco che lo stesso ex presidente decise di richiamare Max in panchina. Con la storia recente che è ben nota a tutti.

Lazio Juve di questa sera dirà molto anche sul futuro dei due allenatori e sugli obiettivi che potranno raggiungere quando mancano meno di due mesi alla fine dei giochi. Se Sarri spera di sfruttare l’assenza coppe europee da qui in avanti per difendere un piazzamento in Champions, Allegri continua a ripetere il mantra per cui la Vecchia Signora già seconda in classifica e che comunque dovrà fare da sé i punti necessari per stare tra le prime 4. Quell’Olimpico, quindi, sarà un match verità per entrambi.

I PRECEDENTI

Sono 12 le volte in cui Allegri e Sarri si sono affrontati in carriera, con 8 vittorie di Max, 2 di Maurizio e 2 pareggi.

L’ultimo precedente risale a poco più di due mesi fa (2 febbraio), quando fu Bremer a risolvere un match avaro di emozioni in Coppa Italia, regalando ad Allegri il passaggio alle semifinali di Coppa Italia.

All’andata, atto conclusivo del 2022 della Serie A prima del lungo stop per il Mondiale in Qatar, allo Stadium non ci fu storia. Allegri strapazzò il collega Sarri per 3-0 grazie ad un super Kean autore di una doppietta e a Milik che mise il punto esclamativo poco prima del triplice fischio. Il primo questa sera non ci sarà per squalifica, mentre il secondo si candida a tornare titolare.

La domanda a questo punto sorge spontanea: attacco (44 gol fatti vs 46) o difesa (19 gol subiti vs 22)? Chi avrà la meglio in Lazio Juve?

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