Ci eravamo sbagliati. Nel parlare dell’idiosincrasia di Miroslav Klose nei confronti dei social network c’era anche un riferimento alla presunta tranquillità interiore del tedesco con cui avrebbe accettato le decisioni di Stefano Pioli, lasciando spesso spazio al nuovo arrivato, Filip Djordjevic. In realtà il Campione del Mondo avrebbe già lasciato intendere che mal sopporterebbe altre esclusioni in questo campionato. Anche a Verona, contro il Chievo, Pioli ha preferito far giocare dal primo minuto Djordjevic relegando Klose ad un’apparizione negli ultimi minuti di gioco.
Una situazione che Miro comincia a mal digerire. In questa stagione, tra campionato e coppa Italia, ha accumulato fino a questo momento 416 minuti e realizzato 4 reti. Non bisogna dimenticare, però, le scorse annate (soprattutto l’ultima), quando il centravanti 36 enne di origini polacche ha giocato meno partite a causa degli infortuni, ma non è un delitto pensare che sulla sua lungodegenza abbia influito anche l’imminente Mondiale con la maglia della Germania, l’ultimo della sua carriera. Alla Bild Klose manda segnali non incoraggianti al club biancoceleste:
“Sto bene fisicamente e voglio giocare di più. Via a gennaio? Nulla è impossibile. Lo 0-0 a Verona? Parleremo per individuare le responsabilità. Nel calcio non c’è niente di impossibile, neanche andare via a fine inverno. Io mi sento bene e in forma e quindi chiedo di giocare di più. L’attuale situazione non mi rende felice perchè ho altri obiettivi sportivi. Ora parlerò con la dirigenza Lazio e vedrò cosa fare”.
La replica di Stefano Pioli non si è fatta attendere. Nel pomeriggio la Lazio affronterà allo stadio Olimpico il Varese nel turno ad eliminazione diretta di Coppa Italia, ma l’argomento principale della giornata è diventato un altro:
“Cado dalle nuvole, perchè per me Miro, per quello che sta facendo da inizio preparazione a oggi pomeriggio è un valore aggiunto. Per la sua passione, la professionalità, l’esempio e la disponibilità che ha dato. E’ stato scelto e utilizzato quando ritenevo lo opportuno da allenatore e sono convinto che continuerà a farlo. Conosco Klose per quello che è: non sarà mai un problema ma un valore aggiunto per questa squadra. Credo sia importante che tutti i miei giocatori abbiano motivazioni e stimoli per sentirsi titolari, è così che li voglio e così li alleno. Per quanto riguarda certe voci, ripeto, per quella di Klose cado dalle nuvole. A me servono gli atteggiamenti, che parlano più delle parole. Quelli di Klose e Gonzalez sono più che positivi. Se poi vogliono giocare di più è lecito, ma c’è un allenatore che fa le scelte”.
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