Alcuni tifosi dello Stoccarda avevano già prenotato il viaggio per Roma. Desideravano una gita nella città eterna al seguito della loro squadra, seguendo l’esempio dei loro connazionali, i tifosi del Borussia Monchengladbach che invasero in diecimila Roma in occasione della gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Ma il viaggio rischia di saltare per la decisione dell’Uefa di squalificare il campo della Lazio in seguito alle braccia tese mostrate da 2 o 300 tifosi in Curva Nord.
Una sanzione che sta facendo discutere. La Lazio era recidiva per il comportamento di alcuni suoi tifosi e l’Uefa, in questi casi, è inflessibile. Per una minoranza di persone ci rimettono 30 o 40 mila spettatori. Ci rimette un club, privato dell’incasso totale di una partita di cartello. In questo caso ci rimettono anche i tifosi dello Stoccarda. Il presidente del club tedesco, Gerd Mauser, e il direttore amministrativo Ulrich Ruf, hanno firmato una lettera di protesta, inviata ufficialmente alla Uefa. I tifosi biancorossi sono pronti a partire e saranno circa ottomila se le porte dell’Olimpico saranno aperte.
Nel frattempo la Lazio ha presentato ricorso. L’avvocato Gentile e il Segretario Generale Armando Calveri sperano di ribaltare la sentenza della Disciplinare dell’Uefa e riaprire l’Olimpico ai tifosi. La Lazio è convinta di avere i mezzi per farcela, già venerdì aveva inviato un preannuncio di reclamo con richiesta per la procedura d’urgenza. I biancocelesti ritengono la sanzione spropositata. Il ricorso potrebbe essere esaminato già mercoledì dalla Corte d’Appello dell’Uefa, cioè un giorno prima della sfida d’andata degli ottavi di Europa League e a otto giorni dal ritorno. I bookmakers esteri scommettono sulla riduzione dei due turni a porte chiuse, ritenendo che ci siano ottime chance per l’accoglimento, almeno parziale, del ricorso presentato oggi dalla Lazio.
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