“La invitiamo a prendere contatto con la nostra società per concordare, se lo ritiene, una modalità di risarcimento, avvertendoLa che, in difetto, si procederà alla tutela giudiziaria dei diritti lesi“. Questa è la parte conclusiva della lettera che si sono visti recapitare alcuni ultrà della Lazio che hanno fatto il saluto romano nei minuti conclusivi del match di Europa League contro il Rennes, disputatosi all’Olimpico di Roma lo scorso 3 ottobre.
La condotta di alcune dozzine di tifosi non sfuggì ai commissari della UEFA, che avviarono un procedimento disciplinare conclusosi con una multa pari a 20mila euro ai danni della società e con la chiusura della Curva Nord per il match successivo contro il Celtic.
Dopo la sentenza la Lazio reagì annunciando ricorso (successivamente perso), definendo “troppo pesante” la penalizzazione decisa dalla UEFA. Contestualmente, però, il club annunciò di voler “perseguire penalmente e civilmente i responsabili di manifestazioni inaccettabili che provocano non solo gravissimi danni all’immagine ed al patrimonio della Lazio ma che penalizzano pesantemente la stragrande maggioranza di una tifoseria da sempre estranea e contraria alle intemperanze razziste di una sparuta minoranza“.
Detto e fatto, perché il club sembra proprio avere l’intenzione di andare fino in fondo in questa vicenda. La lettera contenente la richiesta di risarcimento è stata infatti spedita a tutte le persone individuate e denunciate dalla Digos attraverso le telecamere di sorveglianza, come spiegato nella lettera stessa: “Dai filmati eseguiti dagli organi Uefa e dalle indagini della polizia conseguenti, è emerso che Lei si è reso responsabile dei comportamenti sanzionati che hanno arrecato un danno quantificabile in 50 mila euro. Pertanto la invitiamo a prendere contatto con la società per concordare una modalità di risarcimento“.
La cifra di 50mila euro corrisponde alla multa pagata dalla società e al mancato incasso per la partita contro il Celtic, persa poi 2-1 in modo rocambolesco dalla squadra di Inzaghi. I tifosi che hanno ricevuto questa lettera sono stati anche puniti con il divieto di ingresso allo Stadio Olimpico per 3 gare della Lazio, in applicazione del ‘codice del gradimento’ che tutti i tifosi sono obbligati a sottoscrivere quando acquistano un abbonamento o un biglietto per una partita di calcio.
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