Martusciello

Le parole di Giovanni Martusciello, tecnico della Lazio, dopo la vittoria ottenuta dai biancocelesti contro il Frosinone

Giovanni Martusciello ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria della Lazio contro il Frosinone. Di seguito le sue parole.

ESULTANZA FINALE – «Quando si vince, ma per come siamo arrivati, un po’ di liberazione c’è. Era verso di loro. I ragazzi non fanno apposta a perdere le partite. Sono ragazzi che hanno difficoltà in una piazza complicata. Nel primo tempo c’era difficoltà emotiva, si sbagliavano passaggi semplici. Gli attaccanti, come Ciro stesso, beneficiano dei gol che fanno. Erano contenti di aver vinto, ma c’è da risalire molto velocemente la classifica. Era una gara complicata e hanno gioito dopo».

COSA E’ CAMBIATO DALL’ANNO SCORSO – «Ci siamo approcciati a questo campionato con un pizzico di energie minore. In un arco temporale così lungo ci sono passaggi che spostano. Se all’inizio si riusciva, anzichè a perdere due partite che sono pesate tanto… Poi c’è l’evento Champions che sposta tanto. Molte situazioni ci hanno portati a fare meno dell’anno scorso. Lo scorso anno siamo usciti dall’Europa e c’è stato il salto che ci ha portati al secondo posto. Le annate non sono tutte uguali e questa è la dimostrazione».

PROGETTO TROPPO FATICOSO – «A Roma non è come a Milano, qui la piazza si guarda e vuole giustamente arrivare sempre più in alto. Se non riesci a confermare quanto di buono hai fatto diventa tutto più complicato. Fa parte delle squadre, è una cosa figlia di altri ambienti. Vivere Roma è una cosa straordinaria, abbiamo avuto la fortuna di vincere diversi derby e c’è stato un abbraccio generale per la squadra. Ma le annate non sono tutte uguali, rimane il diaspiacere ma speriamo che questa squadra riesca a compattarsi e far sognare i tifosi nuovamente».

UNA SQUADRA ARRIVA A TRADIRE UN ALLENATORE – «Assolutamente no. Sono da tanto nel calcio. Questo gruppo qua è impensabile possa fare una cosa del genere. E’ una cosa che non appartiene al DNA di questi ragazzi. Se i tifosi se ne accorgono sono dolori, ma vi assicuro che non è così. A volte non danno il 100% e non si esce da situazioni complicate, ma tradimento è una parola troppo forte. Ci sono stato due anni a contatto e non ho mai avuto situazioni simili».

SQUADRA ALLONTANATA DALLE IDEE DI SARRI – «Sarri l’ha presa per far si che venisse fuori una gara così. Si è accorto che non incideva più, a mali estremi estremi rimedi. C’erano strade come dimissioni, esonero e il prolungamento. Non c’erano altre vie e purtroppo siamo arrivati a questo. Non è una cosa solita per le idee del mister. Il mister lo ha detto che era questa la sua idea, non si è dimesso perchè aveva paura. Voleva tentare questa ultima reazione. E’ stato anche il direttore che ha sofferto e non vi nascondo che quando ha annunciato le dimissioni si è emozionato. Sono persone adulte, lui è stato il primo a rimanerci male. Dispiace ma si troveranno altre strade».

FUTURO – «Spero di andare ad Ischia. Ma magari mi riposo, sono quattro giorni che non dormo. Il mio futuro era talmente evidente, ma si è allargata una macchia di discussioni che non stanno nè in cielo nè in terra. Ho dato disponibilità perchè la Lazio ne aveva bisogno. Si lascio la Lazio, era già programmato».

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ultimo aggiornamento: 16-03-2024