”Sappiamo che una settantina di nostri tifosi ha chiesto di essere scortata dalla polizia polacca da un caffè sino allo stadio e la polizia li ha fermati senza nessun motivo”. Le parole del ds della Lazio Igli Tare sono state pronunciate poco prima dell’inizio della partita vinta dai biancocelesti 2-0. La Farnesina, intanto, fa sapere che l’ambasciata italiana a Varsavia si è attivata presso le Autorità locali per monitorare la situazione. I primi fermi (in tutto saranno 197) sono avvenuti molte ore prima dell’inizio del match, quando cinque tifosi biancocelesti, appena rientrati in albergo, sono stati aggrediti da alcuni supporter del Legia che hanno fatto irruzione all’interno dell’hotel.
17 sostenitori biancocelesti sono stati processati per direttissima. A parte uno, sono stati liberati tutti, con obbligo di tornare in Italia e con il divieto di assistere alla partita. Va detto che già prima e dopo la partita di andata i tifosi polacchi, in evidente stato di ubriachezza, avevano messo a soqquadro le vie di Roma e qualcuno cercò addirittura di scavalcare l’Altare della Patria. Intorno alle 16, nel centro della capitale polacca, secondo la polizia locale alcuni tifosi hanno iniziato un lancio di pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine. 180 di loro sono stati fermati e condotti nelle varie stazioni di polizia per essere interrogati. Circa 60 sono stati rilasciati tra il primo e il secondo tempo della partita.
Gli altri saranno processati per direttissima tra qualche ora perché coinvolti nel lancio di oggetti contro le forze dell’ordine e perché indossavano dei passamontagna, cosa vietata dalla legge polacca. La versione della Lazio è molto diversa. Il club romano, informato dalla Uefa, ha precisato che il fermo è stato deciso dalla polizia polacca “a scopo preventivo” e “in assenza di scontri“. L’ambasciatore italiano a Varsavia, come riferisce il club biancoceleste, si è “speso per tranquillizzare e spiegare la situazione ai tifosi fermati“.
Allo stadio, dei 750 tifosi partiti per assistere all’incontro, ne erano presenti meno della metà, perché altri 300 hanno preferito non entrare in segno di solidarietà verso i fermati. Sui forum dei tifosi laziali (anche in quelli meno “vicini” al mondo ultras) gli utenti si schierano in massa con i fermati. Qualcuno, in contatto telefonico con amici presenti a Varsavia, scrive di “operazione vergognosa e senza senso della polizia polacca“, qualcuno altro tira in ballo l’Uefa che avrebbe “preso di mira la Lazio“. “Tornati ora in albergo. Trattati come cani“, scrive Sparrow del forumlazioultras, mentre un altro iscritto al forum riporta l’sms di un amico “Tanti di noi sono stati fermati presi i documenti e perquisiti e dopo 2 ore ci stanno portando al commissariato senza motivo siamo circa 120…“.
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