Juventus
L’entourage di Motta sorprende tutti: “Nessuno parla di quanto succede alla Juventus. Se resta? Chiedete a Giuntoli”

Dario Canovi, membro dell’entourage di Thiago Motta, analizza la stagione della Juventus, sottolineando il futuro incerto del tecnico.
La Juventus sta vivendo una stagione difficile, con risultati altalenanti e molte critiche rivolte all’allenatore Thiago Motta. Arrivato con grandi aspettative, il tecnico italo-brasiliano ha dovuto fare i conti con infortuni, cambi di formazione forzati e una rosa forse non all’altezza delle ambizioni del club. Nonostante ciò, il suo entourage lo difende, sottolineando come la situazione della squadra sia più complessa di quanto sembri.
Le aspettative iniziali e le difficoltà incontrate
Molti credevano che la Juventus potesse lottare per lo Scudetto, ma secondo Dario Canovi, storico procuratore e membro dell’entourage di Motta, questa era una visione irrealistica. Ai microfoni di Telelombardia, ha dichiarato:
“A inizio anno era un errore pensare che la rosa della Juventus potesse lottare per lo Scudetto: chi lo dice non è grosso intenditore di calcio. La rosa del Milan è più forte della Juve.”
Canovi ha poi elogiato il lavoro di Motta, sottolineando i miglioramenti di alcuni giocatori sotto la sua guida:
“Con Motta, Weah sta diventando uno dei migliori esterni bassi in circolazione. Lui diventerà uno degli allenatori più bravi d’Europa: faccio calcio da 50 anni e ne sono convinto.”
Secondo l’agente, le critiche rivolte all’allenatore sono ingiuste e non tengono conto delle difficoltà reali affrontate dalla squadra.
Le critiche a Motta e il futuro alla Juventus
La Juventus ha avuto una stagione travagliata, con molti problemi interni che, secondo Canovi, non vengono discussi a dovere. Sempre a Telelombardia, ha aggiunto:
“L’anno scorso si diceva tutto il bene possibile, adesso tutto il male possibile. Raccoglie i suoi errori, ma nessuno ha fatto un’analisi oggettiva di quello accaduto negli ultimi 8 mesi alla Juventus…”
Un chiaro riferimento alle difficoltà della gestione societaria e alle aspettative forse troppo alte nei confronti dell’allenatore. Canovi ha poi rimandato alla dirigenza ogni decisione sul futuro di Motta:
“Se resta a Torino non dovete chiederlo a me. La domanda va fatta ai dirigenti della Juve, a Giuntoli. Lui ha un contratto, ma dovranno decidere loro.”
Infine, ha difeso Motta anche per le tante formazioni cambiate, spiegando come siano state una necessità più che una scelta tecnica:
“Le tante formazioni cambiate derivano dagli infortuni: lui fa giocare chi merita di volta in volta.”
Canovi ha concluso il suo intervento parlando dei singoli giocatori e delle difficoltà affrontate da alcuni elementi della rosa:
“Douglas Luiz si è visto poco non per scelta: ha avuto infortuni in serie. Gonzalez e Koopmeiners hanno saltato la preparazione. Motta avrà fatto i suoi errori, ma non ha mai avuto la difesa titolare e ha la seconda squadra più giovane del campionato.”
Le parole di Dario Canovi evidenziano una realtà più complessa di quella che emerge dalle critiche. Thiago Motta ha certamente commesso degli errori, ma il contesto in cui ha lavorato non è stato semplice. Il suo futuro alla Juventus dipenderà dalle valutazioni della dirigenza e dalla volontà di costruire un progetto a lungo termine, piuttosto che cercare risultati immediati.
