Juventus
L’ex punta bianconera parla senza freni: “Per lui l’addio alla Juve è stata una bella batosta”

“Tra la Champions e la libertà”: Padovano si confessa a Torino. L’evento di Juventibus ripercorre la carriera e le battaglie dell’ex bomber juventino.
Al Circolo dei Lettori di Torino, l’evento “Storie Nero su Bianco” di Juventibus ha regalato una serata indimenticabile con Michele Padovano, ex attaccante della Juventus e autore di Tra la Champions e la libertà. Davanti a una platea rapita, Padovano ha condiviso il ricordo del suo approdo in bianconero: “Moggi mi chiamò e io, incredulo, misi giù il telefono pensando a uno scherzo. Poi realizzai: era la Juventus!”. Il racconto, condito da risate, ha acceso l’entusiasmo dei tifosi, che hanno rivissuto l’epoca d’oro di una squadra irripetibile. Con umiltà, ha descritto il suo ruolo tra campioni come Vialli e Del Piero, sottolineando la forza di un gruppo che ha scritto la storia.
Le sfide personali e il riscatto
Oltre al calcio, Padovano ha aperto uno squarcio sulla sua vita, parlando senza filtri della vicenda giudiziaria che lo ha travolto: “Diciassette anni per dimostrare la mia innocenza. È stato duro, ma non ho mai smesso di lottare”. Con voce ferma, ha raccontato come la mentalità juventina lo abbia aiutato a resistere, insieme al sostegno della famiglia: “Mia moglie e mio figlio sono stati la mia Champions”. La platea, commossa, ha accolto le sue parole con rispetto, apprezzando la capacità di trasformare le avversità in una lezione di vita. Nessun rancore, solo la voglia di guardare avanti.
Passato glorioso e sguardo al presente
Infine, Padovano ha celebrato la Juventus del ’96, definendola “la più grande di sempre”, e ha offerto uno sguardo sull’attualità bianconera. Ha lodato Tudor per la sua passione e mosso qualche critica garbata a Thiago Motta, invitandolo a osare di più. “La gestione umana conta più della tattica. È ciò che è mancato a Thiago Motta. Diventerà un grande allenatore, ma ha sbagliato partite in modo evidente. È una persona intelligente, imparerà. Per lui l’addio alla Juve è stata una bella batosta.” La serata si è chiusa con un applauso caloroso, sigillo di un legame profondo tra l’ex campione e i tifosi che non si è mai sciolto.
