Il giocatore, ceduto la scorsa estate, parla alla Gazzetta della sua nuova parabola da calciatore e sui rossoneri si lascia andare ad uno sfogo.
Nel mondo del calcio, le decisioni di carriera possono segnare il futuro di un giovane talento e questa storia non fa eccezione. A soli 19 anni, ha già vissuto una serie di significative esperienze che lo hanno portato a calcare campi internazionali, ma il suo legame con il Milan rimane indimenticabile.
In particolare, il momento della chiamata di Paolo Maldini rappresenta un ricordo indelebile nella sua vita ma il giocatore ha preso la difficile decisione di lasciare i rossoneri, non per questioni economiche, ma alla ricerca di spazio e conferma, trovando all’estero lo spazio tanto desiderato.
L’addio al Milan: una scelta di campo
Il distacco dal Milan è avvenuto in una cornice emozionale intensa, ma ponderata. La chiamata di Maldini e l’esordio da sogno con gol al San Siro contro il Monza sono tappe che rimarranno impresse nella memoria del giovane talento. Tuttavia, l’opportunità di giocare con continuità e di essere una colonna portante in un progetto giovane e dinamico come quello sposato questa estate ha prevalso nella sua decisione. Questa scelta riflette una maturità notevole per la sua età e dimostra una lucidità di giudizio nel privilegiare il campo e la crescita professionale alle luci della ribalta di uno dei club più prestigiosi al mondo.
Un progetto convincente all’Anderlecht
Per Jan Carlo Simic, roccioso difensore centrale, l’approdo all’Anderlecht non è stato dettato da logiche di mercato o da opportunismi finanziari, ma dalla visione di un club che ha creduto nelle sue potenzialità. L’Anderlecht, noto per la sua capacità di valorizzare i giovani talenti, ha garantito a Simic non solo una maglia da titolare, ma anche l’ambiente ideale per crescere come calciatore e come persona. Il giovane difensore sottolinea l’importanza di un ambiente che non solo promette (come sarebbe avrebbe fatto il Milan), ma mantiene, ponendo le basi per una crescita costante e mirata verso obiettivi ambiziosi che per il difensore non potevano certo essere i campi della Lega Pro con il Milan Futuro.
Futuro e legami indissolubili
Guardando al futuro, Simic non nasconde ambizioni elevate, mirando a vincere trofei importanti con l’Anderlecht e non rinunciando al sogno di disputare e, perché no, conquistare la Champions League. Allo stesso tempo, il suo legame con il Milan rimane forte, come testimoniato dall’affetto per compagni e figure chiave incontrate nel settore giovanile rossonero. La stima nei confronti di personalità come Abate, che ha contribuito significativamente alla sua formazione sia umana che sportiva, evidenzia come certi legami trascendano la mera appartenenza ad una maglia.
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