Troppo poco il 2-2 contro la Danimarca per iniziare a rilassarsi. Nonostante gli azzurri abbiano ottenuto la qualificazione matematica per Brasile 2014 il mese scorso, vincendo allo Juventus Stadium contro la Repubblica Ceca, sono comunque chiamati a vincere martedì prossimo al San Paolo contro l’Armenia. Non solo per onorare la maglia della nostra nazionale, che ieri a Copenaghen ha disputato una partita mediocre, ma anche e soprattutto per non perdere posizioni nel Ranking Fifa, nel quale l’Italia al momento occupa la quarta posizione.

Con una vittoria contro gli armeni, gli azzurri avrebbero infatti la certezza di restare nelle prime otto posizioni del ranking senza considerare i risultati degli avversari, conquistando così il diritto ad essere testa di serie nel sorteggio dei prossimi mondiali. Un vantaggio non da poco visto che, l’Italia non potrebbe essere accoppiata nei gironi a squadre come Brasile, Argentina, Spagna e Germania. In caso di sconfitta o pareggio contro l’Armenia, la permanenza nelle prime 8 posizioni della classifica Fifa potrebbe essere messa in discussione da diverse squadre attualmente a pochi punti di distanza.

Dover attendere l’esito degli spareggi delle qualificazioni per sapere in quale lotto sarà inserito il nome dell’Italia potrebbe rappresentare una vera beffa, soprattutto perché mai come in questa occasione gli azzurri hanno meritato il passaggio del turno, ottenuto con due turni di anticipo, circostanza che non si era mai verificata nella storia della nostra federazione. Certamente la squadra di Vardan Minasyan, almeno sulla carta, non dovrebbe rappresentare un vero pericolo per Buffon e compagni, ma guai a scendere in campo troppo rilassati perché le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo; gli armeni sono in grado di sorprendere come dimostrato ieri contro la Bulgaria, sconfitta 2-1 all’Hrazdan Stadium, o come accaduto il mese scorso nella trasferta in Repubblica Ceca, sempre risolta con 2-1 in proprio favore, per non parlare del 4-0 rifilato alla Danimarca nel giugno scorso.

In più questa Armenia può contare su un giocatore molto interessante come Henrikh Mkhitaryan, campioncino 24enne che si sta consacrando anche al Borussia Dortmund in questo inizio di stagione dopo tre anni ad alti livelli nello Shakhtar Donetsk. Attenzione quindi a non commettere sciocchezze; questa nazionale non può concedersi il lusso di complicarsi il cammino nel prossimo Mondiale prima ancora di partire. C’è da riscattare la figuraccia fatta nel 2010 in Sudafrica, un’onta da cancellare al più presto.

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ultimo aggiornamento: 12-10-2013