Dopo l’inizio di campionato deludente, il Liverpool è già passato al piano B: per controllare Mario Balotelli, ci sarà una guardia del corpo che lo seguirà ovunque vada, 24 ore su 24. Un po’ quello che avrebbe voluto fare Adriano Galliani lo scorso anno al Milan, ma poi ebbe a scontrarsi duramente con l’agente di ‘Supermario’, Mino Raiola, che non ne volle sentir parlare. Da quando è tornato in Inghilterra, l’attaccante italiano si è reso protagonista più fuori che dentro al campo e il Liverpool ha deciso che è il caso di tenerlo sotto controllo, per evitare che la situazione sfugga completamente di mano al club.
Dopo quattro nuovi flirt, reali o presunti, Balotelli ha già dato tantissimo materiale ai tabloid britannici. Che l’ex Inter e Milan non sia uno che ama fare vita d’atleta, lo sapevamo già e il Liverpool, che deve difendere un investimento importante, ha deciso di tenerlo costantemente sotto controllo. Alle sue calcagna ci sarà sempre un uomo di fiducia della società inglese, che vive nella stessa villa affittata da ‘Supermario’ e lo segue a bordo di un’Audi color argento, non appena il calciatore esce a bordo della sua Ferrari.
La notizia è rimbalzata oggi su ‘Sportmediaset’ che cita una fonte vicina al Liverpool:
“Mario ha qualcuno costantemente al suo fianco per assicurarsi che non vada incontro a spiacevoli incidenti. L’uomo che sta con lui ha una lunga e consolidata relazione con il Liverpool e si dice sia ben rispettato all’interno della società”.
Un chiaro segnale, dunque, che la dirigenza dei ‘Reds’ non si fida di Balotelli, soprattutto dopo averlo monitorato nelle sue prime settimane in terra britannica. Nell’ultimo turno di Premier League il manager Brendan Rodgers lo ha lasciato in panchina, facendo entrare solo nella parte finale della gara vinta per 2-1 contro il WBA. La fiducia dell’allenatore nei confronti di ‘Supermario’ sembra via via scemare e nei giorni scorsi lo stesso Rodgers si è lasciato scappare una frase alquanto eloquente secondo cui l’acquisto di Balotelli sarebbe stato “un rischio calcolato, anche perché sul mercato non c’erano altri attaccanti di un certo livello da prendere”.
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