Grande tristezza oggi a Parma per il fallimento dell’omonima società calcistica. Anche oggi l’asta è andata deserta e quindi i curatori non hanno potuto fare altro che dichiarare fallita la società, che quindi non onorerà i 27 milioni di debiti e ripartirà dalla Serie D. Molti dei giocatori della rosa nei mesi scorsi hanno fatto sacrifici importanti, rinunciando in larga parte agli stipendi arretrati pur di aiutare i curatori fallimentari ad abbassare il monte debitorio per attirare così un acquirente.
Purtroppo il sacrificio non è stato sufficiente e tutti i tesserati da oggi risultano a tutti gli effetti svincolati. Tra questi ovviamente anche il capitano Alessandro Lucarelli, che si è speso in prima persona durante tutto questo anno per cercare di dare il suo contributo alla causa. Oggi il suo pensiero è tornato nuovamente alla gestione di Ghirardi e Leonardi:
“Nonostante ce l’abbiamo messa tutta non ce l’abbiamo fatta. Anche Piazza e Corrado (i curatori) hanno provato in tutti i modi a salvarci ma in due mesi e mezzo non sono riusciti a capire fino in fondo l’entità del debito futuro. Questo fa capire l’entità dei danni che hanno fatto quei due (Ghirardi e Leonardi) nei loro anni di permanenza a Parma. Non dimentichiamo mai chi ha causato tutto questo. Sicuramente abbiamo fatto anche noi degli errori in queste settimane, ma erano a fin di bene, c’è invece chi ha causato tutto questo con la propria cattiva gestione e deve pagare. Adesso stiamo pagando tutti noi per colpa di altri.”.
Lucarelli non riesce a digerire le ultime notizie, in base alle quali proprio Leonardi avrebbe iniziato a collaborare con il Latina Calcio. Lucarelli ha le idee chiare in tal senso: “Leonardi collabora con il Latina? È una cosa che mi fa schifo. La Federazione non dovrebbe permetterlo“.
Tra i più addolorati l’argentino Hernan Crespo, che ha raccontato il suo dispiacere a ‘Repubblica’:
“Non è il momento di commentare. Non me la sento, sono davvero dispiaciuto, anzi affranto. E’ un momento durissimo per me, sapete quanto mi sia speso per questa società e quanto io sia attaccato a questi colori. Non ho parole”.
Dopo la notizia del fallimento anche l’italo-argentino José Mauri – molto vicino a Milan e Juventus stando a quello che si legge – ha voluto dedicare un pensiero ad una squadra e ad una città che lo hanno accolto da giovanissimo:
“Farò molta fatica a dimenticare 5 anni della mia vita bellissimi e pieni di emozioni. Parma sarà sempre la mia seconda casa, anche in D tiferò per te. Io non posso fare niente ma la gente che ti ha rovinato deve pagare”.
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