Tra allenatore, dirigenza e divergenze con i tifosi, il Manchester United è sempre più in caduta libera
Ottavo posto in campionato a -11 dal Tottenham capolista, terza posizione nel girone di
Champions League dopo 3 giornate ed eliminazione agli ottavi di Carabao Cup per mano
del Newcastle. L’attuale situazione del Manchester United fa rabbrividire chiunque. A
causa dei numerosi risultati negativi, quella della squadra allenata da Ten Hag è stata la
peggiore partenza degli ultimi 60 anni: 8 ko in 15 partite totali, mai così male dalla stagione
1962-63 (annata in cui i Red Devils evitarono la retrocessione per soli 3 punti). Dati alla
mano, la domanda che si stanno ponendo tutti gli appassionati è una: cosa non ha
funzionato in casa Manchester United?
Una cosa è certa: lo United non ha mai superato l’addio di Sir Alex Ferguson. L’allenatore
attuale, ovvero Erik Ten Hag, è solo l’ultimo di una serie infinita di tecnici che si sono
succeduti. Tutti allenatori che, tra l’altro, non hanno mai avuto la panchina del tutto salda,
compreso lo stesso Ten Hag, ora al centro delle critiche e con molti ex giocatori che ne
chiedono il licenziamento. Uno su tutti è Gary Neville sul suo Profilo X, in cui ha dichiarato
che “l’olandese ha trasformato Old Trafford da Teatro dei Sogni a Teatro del nulla”. E i dati
danno ragione proprio a Neville: 6 gol subiti e 0 segnati nelle ultime 2 partite giocate nel
proprio impianto. Un altro dato che testimonia la crisi del post Ferguson è il numero di
sconfitte in casa. Nei 27 anni con Sir Alex in panchina, la squadra in casacca rossa di
Manchester ad Old Trafford ha perso solo 34 volte, mentre dalla stagione 2013/14, la
prima senza lo scozzese, le sconfitte sono state ben 35, l’ultima proprio qualche giorno fa
in Carabao Cup contro il Newcastle. Ma il club rimane titubante su Ten Hag, dato che per
esonerare l’ex Ajax servono 17 milioni di euro, cifra che attualmente lo United non può
spendere.
Escludendo Giggs e Carrick, entrambi allenatori per un brevissimo periodo ad interim,
colui che ha fatto meglio nell’era post Ferguson è Josè Mourinho, con una media di 1,97
punti a partita. Il portoghese è anche l’allenatore che ha vinto più titoli dopo il 2013: 3 per
l’esattezza (Europa League 2017, Coppa di Lega 2017 e Community Shield 2016).
Mentre il peggiore è stato Ralf Rangnick. L’attuale CT della Nazionale Austriaca in 24
partite sulla panchina dei Red Devils ha ottenuto 10 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte,
raccogliendo così solo 37 punti e un misero sesto posto in campionato nella stagione
2021/22
“Mi dispiace per un club così grande, ma non hanno speranze”. E se pure un allenatore
del calibro di Arsène Wenger rilascia queste dichiarazioni, allora possiamo ufficialmente
dirlo: i Red Devils sono veramente in caduta libera e non si sa quando (e se) riusciranno a
riprendersi.
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