Roberto Mancini crede fortemente nel progetto Inter e lo ribadisce nel corso di una lunga intervista andata in onda durante la trascrizione Tiki Taka, condotta da Pierluigi Pardo. Nonostante la media punti del ‘Mancio’ sia addirittura inferiore a quella del suo predecessore, Walter Mazzarri, il tecnico nerazzurro è convinto che la sua squadra possa ancora arrivare terza quest’anno e conquistare la qualificazione in Champions League. Un traguardo che attualmente dista 7 punti e che sarebbe molto importante dal punto di vista sportivo e finanziario per l’Inter, le cui casse societarie non stanno vivendo un periodo “florido”.
L’ambiente, dopo il pareggio contro la Juventus a Torino e la vittoria contro il Genoa, era carico e ottimista, ma il mezzo stop di Empoli ha fatto ritornare tutti con i piedi per terra. Per conquistare la qualificazione in Champions League è necessario innalzare immediatamente la media punti, a partire dalla prossima gara casalinga in programma il 25 gennaio contro il Torino di Ventura.
“Nessuno è un mago. Ci manca qualcosa – ammette Mancini – e proprio per questo ci vuole tempo, ma credo che in Champions possiamo arrivarci. L’Inter dovrà tornare a lottare per lo scudetto già dall’anno prossimo, tra due-tre anni sarebbe troppo tardi. Ma molto passa dalla conquista della Champions in questa stagione”.
Molto dipenderà da questa stagione: è molto chiaro Roberto Mancini, che sa che dall’imminente sanzione da parte dell’Uefa per il Fai Play Finanziario e dalla conquista di un obiettivo importate che garantisca soldi freschi per le casse societarie. Senza questi presupposti, difficilmente si potrà fare mercato a giugno, anzi, qualche pezzo da novanta potrebbe essere ceduto per fare cassa. Tornando per un attimo sul pareggio di Empoli, poi, il ‘Mancio’ puntualizza:
“Mi aspettavo di più, però sono partite che capitano, non bisogna essere più di tanto negativi. Siamo consapevoli di aver giocato una brutta partita – ammette – , ma qualcosa di positivo c’è stato: non abbiamo perso e non abbiamo preso gol.”
Dal mercato sono arrivati Podolski e Shaqiri, ma ancora qualche colpo sarà messo a segno prima della chiusura della sessione invernale. Merito anche di Mancini, che con il suo carisma attira i campioni alla Pinetina:
“Sono bravo a farmi comprare i giocatori? Le grandi squadre sono fatte di grandi giocatori e quando ce n’è bisogno vanno presi. Cerci? Era nella nostra lista, ma ora sono contento che sia andato al Milan. Icardi? Mauro è importante che sia protagonista in campo. Ha qualità importanti, è giovane e per questo ha ancora margini di miglioramento. Se diventerà un grande centravanti o un attaccante normale dipenderà da lui: deve lavorare molto, ma la voglia ce l’ha. Balotelli? Gli voglio bene, spero ogni giorno che possa tornare ad essere il giocatore che era qualche anno fa”.
Poi una battuta sul presidente Erick Thohir: Mancini rassicura i tifosi, la proprietà tiene molto alla squadra e farà di tutto per farla tornare competitiva:
“L’ho visto una volta sola ma mi ha fatto una grande impressione. È molto attaccato all’Inter e sembra voglia fare le cose per bene qui in nerazzurro.”
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