Il Portogallo è senza Commissario Tecnico e negli ultimi giorni la Federazione lusitana si sta guardando intorno per decidere quale potrebbe essere il nuovo allenatore. Sono stati mesi da dimenticare per i rossoverdi, eliminati nel girone eliminatorio del Mondiale brasiliano e poi umiliati in casa dall’Albania, nella prima partita valida per le qualificazioni al Campionato Europeo del 2016. Mesi difficili anche per Paulo Bento, l’ex ct che in accordo con la Federazione si è dimesso dopo la clamorosa sconfitta contro gli albanesi.

Tra i nomi papabili per la successione di Paulo Bento è spuntato anche quello di Roberto Mancini. L’ex tecnico del Galatasaray è attualmente libero ed è sicuramente il nome più attraente tra quelli disponibili sulla piazza, in questo momento. Si parla anche di un possibile approdo al Napoli nel caso in cui Rafa Benitez dovesse impantanarsi del tutto in questo inizio di stagione, ma per ora sono solo rumours. In realtà Mancini gradirebbe molto la panchina del Portogallo, una Nazionale in cui non mancano i grandi calciatori per risollevarsi. Al quotidiano portoghese Record (parole ripresa ance da Eurosport) il Mancio si confida:

“Sicuramente guidare una formazione come il Portogallo sarebbe motivo di grande orgoglio, ma soprattutto un gran piacere. Hanno sempre attuato un calcio di qualità nella loro storia, un calcio pieno di classe e talento. Il Portogallo ha sempre prodotto giocatori importanti, grandi campioni come Cristiano Ronaldo che oggi con Messi è fra i calciatori più bravi al mondo. Segna in ogni gara, è un calciatore straordinario. Se mi chiedessero di allenare il Portogallo sarebbe un onore”.

Non è di questo avviso Josè Mourinho, tecnico del Chelsea che ai tempi in cui allenava il Real Madrid fu ad un passo dalla firma con la Federazione portoghese. Lo Special One non accetterebbe un’altra chiamata dai suoi connazionali e spera che il nuovo Commissario Tecnico non sia straniero. Le sue impressioni rilasciate all’emittente TVI:

“Chiunque sarà incaricato, sarà anche il mio ct. E’ indifferente se è un buon amico oppure no, se credo che ci siano le condizioni perché possa fare un buon lavoro. Chiunque verrà scelto avrà il mio appoggio, l’importante è che faccia vincere la mia nazionale. Se mi piacerebbe uno straniero? No, non mi piacerebbe. Sono rimasto sorpreso dalla decisione su Bento. Se fosse stata presa alla fine del Mondiale, non ci sarebbero stati attriti o speculazioni. E’ strano fare una scelta del genere oggi. Non hanno parlato con me, non avrei accettato. All’epoca accettai la proposta per una questione di cuore e perché la situazione non era facile. Dissi di sì, poi parlai con Florentino Perez che aveva bisogno di qualche giorno per pensarci. Ma mi sono convinto da solo che era impossibile e incompatibile. E poi ci sono tanti disoccupati che accumulare incarichi sembra sciocco. Quella volta fu una risposta emotiva, oggi non vale nemmeno la pena pensarci”.

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ultimo aggiornamento: 16-09-2014