Quando si sbaglia bisogna prima di tutto ammetterlo. Giovedì scorso su CalcioBlog abbiamo dato conto dell’indiscrezione riguardante una presunta trattativa tra la Lazio e il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi per il trasferimento nel club cinese di Federico Marchetti, portiere biancoceleste. Bene, a quanto pare, si tratta di una vera e propria bufala. O quasi.
Infatti, secondo quanto spiega Fabio Firmani, ex giocatore della Lazio con un passato nella Chinese Super League (vi ha giocato nella stagione 2011/2012), i regolamenti della Federcalcio cinese vietano i tesseramenti di portieri stranieri, al fine, evidentemente, di favorire la crescita degli estremi difensori locali.
Per questo motivo Marchetti non potrà seguire le orme di Diamanti, che a inizio febbraio ha lasciato il Bologna per intraprendere una nuova esperienza professionale in Oriente.
Resta da capire se anche l’interesse di Marcello Lippi per Marchetti, chiuso alla Lazio da Etrit Berisha, ormai promosso a tittolare, sia stato una bufala o concreto. E se l’ex ct della Nazionale fosse sin da subito a conoscenza del divieto di tesserare portieri stranieri.
Peraltro prima delle dichiarazioni chiarificatrici di Firmani, attualmente consulente di mercato dell’Al Wasl, squadra degli Emirati Arabi Uniti, sul portiere laziale pareva esserci anche l’altro club di Canton, il Guanghzou R&F guidato da Sven Goran Eriksson.
Ecco le parole di Firmani a RadioSei:
Chi ha messo in giro questa notizia è uno sprovveduto che non conosce i regolamenti cinesi. In Cina non è possibile per i club calcistici tesserare portieri, è un ruolo riservato ai soli calciatori di nazionalità cinese, è una regola per salvaguardare questo ruolo in senso nazionale. Tutto qui. Marchetti non potrebbe giocare in una squadra cinese.
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