L’ex arbitro torna a commentare l’episodio del rigore non concesso al Torino per il contatto tra Ranocchia e Belotti.
Non si placano le polemiche dopo l’ultimo turno di Serie A. Guida e Massa sono finiti nell’occhio del ciclone dopo l’errore macroscopico ai danni del Torino. Attraverso le colonne del Corriere della Sera nell’edizione dedicata alla città di Torino Luca Marelli, ex arbitro di Serie A oggi analista televisivo, è tornato a parlare del mancato rigore concesso al Torino nel match di domenica sera contro l’Inter per il contatto fra Andrea Ranocchia e Andrea Belotti: “L’unica spiegazione è che il VAR, Massa, abbia scelto non l’immagine più giusta, ma quella più in grado di supportare l’arbitro in campo. Ovviamente, in questo modo non si arriva alla verità, è un utilizzo distorto della tecnologia.
L’arbitro non può andare a rivedere l’azione di sua spontanea volontà ogni volta che ha un dubbio, altrimenti lo farebbe venti volte a partita. Il compito di richiamare la sua attenzione in caso di errore chiaro ed evidente è del VAR. La tecnologia a chiamata può essere la soluzione? Avrebbe sicuramente risolto la situazione del contatto Belotti-Ranocchia. Per me ci si arriverà, si tratta di un approdo naturale, come è già avvenuto in tanti altri sport in giro per il mondo. La tecnologia deve essere al servizio del gioco, quindi anche delle società. Attualmente è solo al servizio degli arbitri”.
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