Matri dice no al Napoli, che gli sta dietro da un mese stando a fonti vicine all’attaccante lodigiano. Ovvero quando De Laurentiis ha provato il colpaccio Jackson Martinez sull’onda dell’entusiasmo post-Higuain consapevole che sarebbe stata un’impresa. Il nome dell’attaccante della Juventus è stato fatto da Benitez, mentre il club a quel punto pensava più al Gilardino di turno per poter spendere qualcosa di più in difesa dove ballavano già a gran ritmo le candidature di Skrtel e Astori.

Il rifiuto, cordiale e con ripensamenti possibile solo a fronte di un forte rialzo sull’ingaggio (a oggi offerti 200.000 euro annui più di quanto guadagna in bianconero), apre scenari vecchi e nuovi: non Inter e Roma, stando agli addetti ai lavori più addentrati, ma soltanto Milan o Inghilterra, segnatamente Everton e Newcastle con questi ultimi in corsia di sorpasso anche se l’ex squadra di Moyes cerca un attaccante che possa far meglio del nazionale croato Jelavic, piuttosto statico.

Il Milan, appunto. E non è solo immaginazione affermare che Galliani si è rifatto sotto per l’ultimo rush di mercato offrendo ancora Gianpaolo Pazzini (pallino di Marotta e possibile vice Llorente da uomo d’area visto che a Milano comunque resta chiuso da Balotelli) più conguaglio che andrebbe intorno ai 5 milioni ma da pagarsi tra un anno. La Juve non è convinta, non è convinto Conte, ma ci si riflette. E il mai celato interesse di Allegri per il suo ex attaccante ai tempi di Cagliari è l’unico vero motivo che farà sì che Matri cercherà di portare più in avanti possibile la sua risposta alle interessantissime avance d’Oltremanica che alla Juve promettono una decina di milioni qualunque sia l’eventuale destinazione finale del Mitra.

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