Dopo il portiere Brkic e il difensore Gonzalez, provenienti rispettivamente da Udinese e Verona, il Cagliari presenta altri due nuovi giocatori da mettere a disposizione di mister Gianfranco Zola: si tratta della punta croata Duje Cop e del mediano ceco Josef Husbauer, due ottimi giocatori con esperienza internazionale che potrebbero entrambi fare il loro esordio domani in Coppa Italia in quel di Parma. Il patron dei sardi Tommaso Giulini, che in uscita ha saluto il solo Eriksson tornano in Svezia tra le fila del Goteborg, ha fatto sapere che il mercato potrebbe anche fermarsi qua sia in entrata che in uscita, nonostante siano ancora in piedi le trattative per Bergessio, Faraoni e Diakité:
“La rosa è adeguata, possibile che il mercato finisca qui, considerando che devono ancora rientrare Sau, Ibarbo e Cossu, in questo momento la vediamo così. Non escludo, però, un possibile rientro sul mercato nel caso in cui sorgessero problemi di adattamento per i nostri nuovi calciatori. I migliori acquisti del Cagliari? Il rientro di Sau e Ibarbo. Mancosu? La società ha voluto investire cifre importanti su Husbauer e Cop, che sono due giocatori offensivi. Mancosu è un caso diverso, giocatore molto importante di 30 anni, potrebbe fare bene in A. Viene più semplice pensare di prenderlo a parametro zero, al momento non si può”.
Ma vediamo nel dettaglio di conoscere meglio i volti nuovi appena presentati a stampa e tifosi.
Josef Husbauer
Si tratta di un centrocampista estremamente duttile che era stato richiesto già l’estate scorsa dal sodalizio di Viale La Playa su diktat del connazionale Zdenek Zeman; nonostante i viaggi del ds Marroccu a Praga facevano ben sperare nel buon esito della trattativa, alla fine lo Sparta non ha voluto mollare la presa: due i milioni offerti dal Cagliari, cinque quelli dei cechi che erano scesi fino a 3. Lo spiraglio per gennaio era rimasto aperto, così alla riapertura del mercato nonostante l’esonero di Zeman, alla fine Giulini ha dato l’ok per un prestito oneroso (a cifre ignote) con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni di euro.
Classe ’90, grande dinamismo, è molto noto in patria per via della sua annata eccezionale, quella scorsa, in cui siglò ben 18 gol risultando decisivo nella conquista dello scudetto dello Sparta Praga; è un nazionale (9 presenze e un gol, in amichevole in Finlandia), per altro conosciuto anche dai tifosi del Napoli, avendo giocato in entrambe le partite di Europa League contro i partenopei (addirittura in gol nel 3-1 dei campani al San Paolo). Ha scelto la maglia numero 22 (la stessa che aveva allo Sparta Praga) e si è presentato con queste parole:
“Sono felice di essere qui. Spero di dare un grosso contributo alla squadra che reputo davvero molto valida, specie dopo averla vista domenica giocare dal vivo. Sono certo che potremo fare delle ottime cose. Ho parlato con Zeman diversi mesi fa, ma ora non c’è più, mentre Zola, ottimo allenatore e alciatore, si distingue perchè parla parecchio con i giocatori e questo è molto importante. Sono un centrocampista, difensivo od offensivo non fa differenza. Sono a disposizione del mister. Il campionato italiano è sicuramente molto duro e la partita che ho giocato contro il Napoli in Europa League me lo ha dimostrato. Pavel Nedved è il mio giocatore modello”.
Duje Cop
Nato il primo febbraio del 1990 a Vinkovci, non lontano dalla Serbia, è un attaccante croato di 184 centimetri che ha lasciato la massima serie del suo Paese da primo in classifica con la Dinamo Zagabria e vice capocanonniere del torneo dietro a Kramaric (21 per il bomber del Rijeka di recente passato al Leicester, 12 per Cop, gli ultimi due il 14 dicembre scorso); Marroccu ha condotto questa trattativa sotto traccia e alla fine è riuscita a condurla in porto in 48 ore promettendo al club della capitale croata 4 milioni per il riscatto estivo del giocatore. Figlio d’arte (il padre Davor giocò anche nell’Empoli a fine anni ’80 risultando la più classica delle meteore), ha scelto la maglia numero 90 e si è mostrato subito euforico e sicuro di sé non appena sbarcato a Cagliari.
A 18 anni già un’esperienza all’estero, precisamente al Nacional in Portogallo, quindi il prematuro rientro in patria dove ha cominciato a fare gol a raffica con le maglie di Hajduk, Spalato e soprattutto Dinamo Zagabria, in cui milita dalla stagione 2012/2013: in due anni e mezzo con la maglia blu dei capitolini ben 43 gol in 67 apparizioni in campionato, ma all’attivo anche 8 gol in Europa (tutte nei preliminari tranne una al Ludogorets la scorsa stagione) su 31 partite giocate tra Europa e Champions League. Centravanti mobile, nasce prima punta ma si allarga senza difficoltà, crea spazi e ha un buon feeling col gol, secondo il suo agente può migliorare di testa; questo il suo messaggio di presentazione:
“Essenzialmente sono una punta centrale, ma mi trovo a mio agio anche partendo dall’esterno. Non ho alcun problema sul ruolo, mi basta entrare in campo. Provengo dalla DInamo Zagabria, una squadra abituata a vincere e ad essere sotto pressione, di conseguenza non temo la difficoltà del campionato italiano che reputo ancora tra i più forti del mondo. Mi ispiro a Ronaldo, non il portoghese, ma il Fenomeno”.
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