Mancano ancora parecchi giorni alla chiusura del calciomercato invernale, eppure con le coppe europee ferme e i campionati che solo ora ricominciano a scaldare i motori, non si parla che di nuovi acquisti, rinnovi contrattuali e trattative più o meno avviate. Oggi tutte le conferenze stampa dei tecnici di Serie A si sono concentrate, oltre che sull’impegno dell’Epifania, sulle eventuali novità in rosa e sui giocatori appetiti e che potrebbero cambiare maglia nei prossimi giorni; andando in ordine di classifica, vediamo dunque qual è l’opinione degli allenatori delle maggiori squadre nostrane che in questo mese conviveranno coi più disparati rumors.
Juventus
Massimiliano Allegri non ha per il momento abbracciato nessun nuovo giocatore né ha dovuto salutarne altri, inevitabile però che i bianconeri qualcosa faranno e i nomi più caldi, ad oggi, sono quelli di Sneijder e Rolando, anche se il trainer livornese per il momento non fa nomi:
“Con la società abbiamo parlato e abbiamo le idee molto chiare. Le altre squadre si sono già mosse, andare a rinforzare la Juventus diciamo che non è semplice. Credo si possa rinforzare e completare. Non è un segreto, stiamo cercando un giocatore che possa giocare sulla trequarti e stiamo cercando un difensore, quindi credo che questo sarà il mercato della Juventus nel mese di gennaio. Poi se arriveranno tra tre giorni, tra una settimana o il 30 gennaio questo cambia ben poco. Prima arrivano e meglio è, questo è normale, per integrarsi”.
Incalzato sul fantasista olandese attualmente in forza al Galatasaray, Allegri si è poi sbottonato:
“Innanzitutto facciamo arrivare Sneijder, se arriva, perché è ancora un giocatore del Galatasaray. L’obiettivo della Juventus deve essere quello di migliorare la squadra e per migliorare sotto l’aspetto tecnico bisogna prendere dei giocatori qualitativamente al livello di quelli che abbiamo, se non superiori. Credo che questa squadra abbia la possibilità di migliorare, indipendentemente dalle caratteristiche dei giocatori, è normale che Sneijder è un giocatore che ha grandi qualità tecniche e lo ha dimostrato durante la sua carriera. E soprattutto andrebbe a completare un reparto di centrocampo già molto forte. Quindi creerebbe anche competizione tra di loro e sarebbe molto importante”.
Roma
Rudi Garcia si gode il rinnovo contrattuale di Florenzi fino al 2019, si gratta il capo per le assenze forzate di Gervinho e Keita (causa Coppa d’Africa) e spera che a gennaio avvenga la rinascita di Strootman e Iturbe, per il resto nonostante si leggano alcuni nomi per rinforzare la squadra (Chiriches su tutti per la difesa), qualche trattativa in uscita (Emanuelson e Borriello quasi certi di lasciare) e l’arrivo del giovane attaccante Kevin Mendez (già girato al Perugia), per Sabatini potrebbe essere un mese di relativa tranquillità come confermato dallo stesso allenatore giallorosso:
“Non ho chiesto nessun cambio alla società, così ho risposto anche sul mercato. Lo sappiamo dall’inizio dell’anno che non ci sarebbero stati Keita e Gervinho, per me non è un problema. Ci sarà la chance per altri di dimostrare la loro bravura. Florenzi? Ho la fortuna di avere un giocatore fino al 2019 che può giocare dappertutto. Sono contentissimo che Florenzi abbia firmato il rinnovo con noi, potrebbe forse fare anche il portiere. Ci aiuterà tanto, è un simbolo della Roma. E’ il futuro di questa squadra, forse un giorno potrei giocare solo con lui in campo”.
Napoli
Insidia Cesena per i partenopei col dolore per la morte di Pino Daniele; quella campana è la squadra che finora ha operato di più sul mercato portando alle pendici del Vesuvio già due nuovi calciatori. Rafa Benitez ha così commentato l’arrivo di Gabbiadini e Strinic, entrambi col secondo potenzialmente impiegabile al Manuzzi:
“Siamo sempre attenti. Ora abbiamo due giocatori con cui ci bilanciamo meglio, Gabbiadini è per il presente e il futuro. E’ un passo avanti e ora vediamo che possiamo fare. Con lui dobbiamo vedere dove si sente più a suo agio. Può fare quattro ruoli. Strinic? E’ un giocatore di qualità, buon piede. Di corsa. Attualmente però non so quanto tempo può giocare”.
Milan
Soddisfatto Pippo Inzaghi per l’arrivo di Cerci, il tecnico rossonero ora spera che non parta nessuno; se poi Galliani gli facesse un altro regalino non disdegnerebbe. Così SuperPippo a Milanello sul nuovo acquisto e sul mercato invernale:
“Tutti conoscono le qualità di Cerci. Davanti abbiamo giocatori con caratteristiche diverse. Potrò adattare in ogni gara un sistema di modulo diverso. Starà a me capire quando sarà al massimo. Ho un’idea di lui grazie agli allenamenti. Ci può dare una mano a gara in corso in queste prime partite. I test sono andati bene. A gara in corsa per 20-25 minuti ci può dare una mano già da adesso. Un nuovo attaccante? Ho Menez e Pazzini. Se rimangono sono contento così, abbiamo una rosa ben assemblata e con grandi valori. Come dice il presidente, non cambierei nessun giocatore con un altro. Mi auguro di non perdere De Jong, penso si troverà un accordo”.
Inevitabile parlare dell’addio di Torres, argomento che meritava un approfondimento:
“Ci siamo lasciati nel migliore dei modi. Le cose non sempre vanno come vorremmo. Fernando mi ha mandato un bellissimo messaggio. Ciò che non è andato è che abbiamo trovato un centravanti come Menez che ha dimostrato di interpretare il ruolo molto bene e chiaramente vanno fatte delle scelte. Il richiamo dell’Atletico Madrid è stato qualcosa di incredibile e lui ci ha manifestato la sua volontà”.
Fiorentina
Tanta carne al fuoco in casa gigliata, con Vincenzo Montella al barbecue a barcamenarsi tra diversi argomenti; c’è la grana Neto con Tatarusanu in rampa di lancio per sostituire il portiere brasiliano (che non ha voluto rinnovare il contratto in scadenza, non alle condizioni dettate dai Della Valle), l’accantonata suggestione Mutu e quella invece ancora viva di nome Diamanti. L’ex Aeroplanino dice tutto:
“Il calcio non finisce mai di insegnarti e darti esperienza. A livello personale c’è grande amarezza, ma sono situazioni di calcio che sono sempre esistite. A livello professionale devo valutare senza farmi condizionare dal lato personale e umano. Sulla professionalità di Neto non ho dubbi, sulla sua serenità sì, soprattutto nelle gare in casa. Tata è un grandissimo portiere e può giocare tranquillamente. Diamanti o Mutu? Il primo ha le caratteristiche ideali per stare al fianco di Gomez, il rumeno mi è sempre piaciuto tantissimo, ma non abbiamo bisogno di giocatori da mettere in forma per vederli a marzo, ci servono giocatori disponibili subito. Gomez? Voglio rimanga, la società sa cosa penso, è inutile tornare sull’argomento calciomercato”.
Inter
Roberto Mancini non si accontenta di Podolski, che pure gli piace tanto, ma si aspetta ancora qualche colpo in entrata da qui a fine gennaio; le opinioni in merito non gli mancano e non ha remore ad esternarle, parlando di Shaqiri e Lavezzi (due grandi sogni del popolo nerazzurro) senza peli sulla lingua:
“Podolski domani viene in panchina. Ha una carriera importante, non è affatto alla fine, e ci darà una mano. Shaqiri? Giocatore che potrebbe fare al caso nostro, è giovane, perfetto per il futuro. Lavezzi? Difficile, non so cosa succederà al Psg. C’è da aspettare. Susic può essere invece utile per il futuro; in ogni modo non so se entro domenica arrivi un altro giocatore. Ci si spera sempre ma non dipende solo da noi”.
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