Quando quest’estate il Benfica aveva speso 6 milioni di euro per il suo cartellino, Bryan Cristante pensava e sperava che l’avventura in Portogallo potesse essere più fortunata. Per un giovane classe 1995 come lui giocare con continuità è fondamentale per la crescita, ma Jorge Jesus fino ad ora lo ha visto pochissimo. In questi primi mesi ha visto il campo pochissimo, appena una presenza in campionato da sostituto per un totale di appena 17 minuti e una gara intera da titolare in coppa, una settimana fa nella vittoria per 4-1 contro il Moreirense. È andata meglio in Champions, due presenze (una da titolare) contro Monaco e Bayer Leverkusen. Con questi numeri è chiaro che il malcontento del ragazzo è destinato ad aumentare.
Ma in Italia c’è chi non ha dimenticato le sue caratteristiche di ottimo centrocampista, dotato di un buon tiro anche da calcio da fermo e di un’eccellente visione di gioco. Qualche giorno fa la stampa sportiva lusitana ha accostato il suo nome a quello della Juventus, il quotidiano A Bola ha scritto che il club bianconero è molto interessato al ragazzo scuola Milan e sarebbe pronto a staccare un assegno da 9 milioni di euro la prossima estate per portarlo a Torino. La cifra sembra un po’ eccessiva e difficilmente il Benfica riuscirà ad ottenere una plusvalenza se non lo metterà un po’ in vetrina.
È di ieri invece la notizia di un ritorno di fiamma del Milan, il club rossonero visto lo scarso utilizzo di Cristante vorrebbe riportarlo alla corte di Inzaghi già a gennaio. Galliani come al solito starebbe pensando ad un’operazione low cost che prevede l’arrivo del centrocampista con la formula del prestito per sei mesi. Una soluzione che sicuramente farebbe piacere al diretto interessato che, seppure per un periodo di tempo limitato, potrebbe fare ritorno alla casa base. Di sicuro il suo nome potrebbe essere uno di quelli caldi nei giorni di calciomercato di riparazione.
Cristante ha esordito in Champions League all’età di sedici anni, era il 6 dicembre del 2011 quando Allegri decide di lanciarlo nella mischia nei minuti finali di Viktoria Plzen – Milan. Il suo esordio in Serie A risale invece alla scorsa stagione, quando entra in campo contro il Chievo. Lo scorso 6 gennaio ha segnato il suo primo gol in Serie A, un bolide dalla distanza che ha fissato il risultato sul 3-0 nella sfida a San Siro contro l’Atalanta. Anche alla luce di questi dati, assolutamente non negativi per un ragazzo così giovane, sembra assurdo che il Benfica non riesca a concedergli più spazio, visto anche l’investimento sostenuto per averlo.
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