Silvio Berlusconi, presidente del Milan, ha trascorso il suo primo giorno ai servizi sociali presso la casa di riposo di Cesano Boscone. All’uscita, il patron rossonero ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti, facendo anche battute sul club e sulla guida tecnica. Da settimane l’attuale allenatore, l’olandese Clarence Seedorf, è finito nel mirino della dirigenza e di parte dello spogliatoio, che non gli perdonano le confessioni, poi smentite, fatte ad alcuni esponenti del tifo organizzato. Seedorf è uno che non le manda a dire e con questa sua voglia di cambiare tutto e subito, si è messo contro qualche pezzo grosso: ecco perché, nonostante abbia un contratto valido fino al giugno del 2016, difficilmente sarà confermato sulla panchina del ‘Diavolo’.
Stuzzicato sull’argomento dal programma ‘Iceberg’ di Telelombardia, il presidente Berlusconi ha dichiarato:
“Con i malati ho parlato tanto di Milan. Ho incontrato molte persone che potrebbero tenermi bene in mano lo spogliatoio del Milan e che si farebbero voler bene dai giocatori”.
Sono in molti a leggere tra le righe alcune velate critiche nei confronti dell’allenatore del Milan, ma l’entourage di Seedorf ha preferito non commentare non ritenendo le frasi di Berlusconi direttamente connesse all’operato dell’olandese. Intanto, poco dopo queste dichiarazioni, il leader di Forza Italia ha un po’ corretto il tiro:
“Stiamo parlando di politica, il Milan rientra in un’altra regione che appartiene alle cose sacre. Seedorf? Non sono così bravo a passare da un argomento all’altro”.
Tra una battuta e l’altra, dunque, trapela un certo disagio dell’ambiente rossonero a parlare del tecnico. Da settimane gli ad Adriano Galliani e Barbara Berlusconi si trincerano dietro un secco no comment, mentre continuano a circolare indiscrezioni sui possibili sostituti. Filippo Inzaghi farebbe carte false per essere promosso dalla Primavera alla prima squadra: per il Milan sarebbe una soluzione low cost e che favorirebbe l’inserimento dei giovani. Berlusconi è più cauto e, in attesa di capire dai suoi legali quali margini ci siano per non pagare i restanti due anni di stipendio a Seedorf, corteggia Vincenzo Montella, in rotta con la Fiorentina e Luciano Spalletti.
Il secondo è un pallino del patron rossonero dai tempi della Roma, ma ha ancora un contratto con lo Zenit San Pietroburgo: se il toscano accettasse una buonuscita da circa 3 milioni di euro, il club russo lo lascerebbe libero e pronto ad accasarsi al Milan.
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