Milan. La firma del contratto preliminare con la cordata di investitori cinesi si avvicina ed emergono ulteriori particolari sull’accordo in via di definizione.
Particolari che non faranno certamente felici i tifosi rossoneri, desiderosi di veder rinforzata la squadra con acquisti importanti e immediati. Si è scritto e parlato con insistenza di 100 milioni subito disponibili per il mercato ma non sarà così. Anzi, a meno di un intervento diretto dell’oramai ex presidente Berlusconi o di una cessione importante (Bacca su tutti), il Milan, almeno per quest’estate non realizzerà grandissimi colpi.
Ci spiega il perchè, il collega Beppe Di Stefano, inviato a Milanello per Sky Sport 24. Stando alle informazioni in possesso del giornalista, gli investitori cinesi verseranno la prima tranche per il mercato – di 100 milioni appunto – solo alla firma del closing che avverrà in autunno, contestualmente alla cessione definitiva del 70 o del 100% delle quote societarie.
Nell’immediato, i cinesi metteranno a disposizione solo 15 milioni (da detrarre peraltro ai 100 suddetti), dei quali 9.6 andranno restituiti alla precedente dirigenza per l’acquisto di Lapadula dal Pescara. Di fatto, quindi, non rimarrebbe quasi nulla da spendere a meno che Berlusconi non decida di intervenire personalmente e anticipare altri denari che gli verranno restituiti in seguito.
L’altra soluzione, forse, di più facile attuazione è la cessione di Carlos Bacca. Il West Ham, nonostante il primi rifiuto dell’attaccante, ha aumentato l’offerta fino a 32 milioni con ingaggio di 4.4 per il colombiano, superiore di 600mila rispetto a quello attualmente percepito al Milan. I rossoneri hanno accettato la proposta. Ora tocca a Bacca dare una nuova risposta. Qualora il calciatore dovesse partire per la tournee negli Usa, la cessione si complicherebbe e con essa l’intero mercato rossonero.
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